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Vaccini, all’ex Crass è il turno
delle forze dell’ordine (Foto)

ANCONA - Questa mattina le dosi somministrate ad agenti, militari e magistrati. Il primo vaccinato della polizia è stato il questore Giancarlo Pallini: «Consolante il numero consistente di adesioni». Piano al via in tutta la regione anche per le "persone fragili"

Le forze dell’ordine in attesa del vaccino

Piano vaccinale al via anche per le forze dell’ordine, magistrati e vigili del fuoco. Questa mattina, le dosi sono state somministrate al punto allestito all’ex Crass di via Colombo. Il primo vaccinato della polizia è stato il questore di Ancona Giancarlo Pallini: «E’ consolante il numero consistente di adesioni – ha detto il numero uno degli uffici di via Gervasoni -. Tutti hanno aderito liberamente alla vaccinazione. Ritengo che sia necessaria per superare questo periodo altamente critico».

Il questore Giancarlo Pallini con la dirigente Cinzia Nicolini

Sulla zona rossa, instituita da oggi: «Da un anno a questa parte ormai siamo abituati a ragionare in termini di organizzazione dei servizi cone le zone gialle, arancioni e rosse.  L’esperienza di questi mesi ci consente di poter modificare in tempi rapidi i controlli sul territorio a seconda delle restrizioni previste». Per quanto riguarda la questura, all’ex Crass è stato chiamato a somministrare le dosi un medico della Polizia di Stato. Polemiche da parte del sindacato Siulp per l’organizzazione delle vaccinazioni: «Siamo rimasti stupiti dalla disorganizzazione e mancata pianificazione, messe in campo da chi aveva il compito di gestire questa tappa strategica ed attesa da mesi» ha fatto sapere in una nota il sindacato. 
«Siamo stati praticamente subissati di telefonate dei nostri colleghi che protestavano sui modi e sui tempi di predisposizione della campagna di vaccinazione. Non sono state richieste prenotazioni, né utilizzata alcuna piattaforma on line, per definire la data e l’orario delle somministrazioni, ma semplicemente impartite disposizioni verbali effettuate con poche ore di preavviso, che hanno determinato ricadute negative anche sull’organizzazione familiare di tutto il personale coinvolto. Tale gestione ha portato ad ammassare numerose persone verso il centro di vaccinazione, invece di razionalizzare la procedura sanitaria sia nel rispetto delle più elementari misure di distanziamento sociale che nel raggiungimento di obiettivi numerici precedentemente pianificati».

Sono iniziate questa mattina anche le vaccinazioni del segmento della fragilità individuato dalle linee guida commissariali nazionali a cui verrà somministrato il vaccino Pfizer BioNTech o Moderna. Si tratta del segmento dei pazienti in cura e presi in carico dal Sistema sanitario regionale che non dovranno prenotarsi ma saranno chiamati dalle strutture sanitarie per procedere alla vaccinazione. Il flusso dei pazienti che saranno chiamati per la somministrazione del vaccino dipenderà dalla disponibilità delle dosi che saranno inviate alla Regione. Si inizia con i pazienti dializzati e si procederà poi con le altre fragilità rispetto alle priorità individuate come coloro i quali hanno patologie croniche e respiratorie, oncologiche, cardiopatiche e simili.

(foto di Giusy Marinelli)

Luigi Catelli (primo da destra) presidente della Corte d’Appello

Filippo Moschella, sindaco di Sirolo e poliziotto

 

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