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Vertenze e occupazione,
il sindaco Massimo Bacci
si confronta con i sindacati

JESI – Analizzati i nodi Elica e Hotel Federico II nel vertice di questa mattina. «Sarà importante che la Regione cambi prospettiva rispetto al passato ed avvii un piano di sviluppo concreto e realizzabile che garantisca risorse, investimenti e crescita» ha sottolineato il primo cittadino

Massimo Bacci

 

 

«Ringrazio le organizzazioni sindacali per un confronto che si è rivelato molto utile per capire meglio la situazione occupazionale del territorio e le vertenze più stringenti». Così il sindaco di Jesi, Massimo Bacci, ha salutato tutti al termine dell’incontro tenuto questa mattina con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil durante il quale si è parlato di Elica, di Hotel Federico II, ma anche di aspettative e preoccupazioni legata alla tutela dei posti di lavoro. «Con i sindacati – ha aggiunto il sindaco – abbiamo condiviso il fatto che le Marche hanno perso nel tempo i fondamentali economici su cui poggiava, scivolando pericolosamente verso un sistema di criticità proprie delle regioni del sud, dopo essere stata per decenni un traino del sistema Italia al pari delle regioni del nord. Una situazione resa ancora più preoccupante dalla pandemia che ha creato forti problematiche di natura economia e produttiva, con evidenti riverberi sui livelli occupazionali. Ma dal confronto ho percepito, apprezzandolo particolarmente, uno spirito estremamente costruttivo per compiere insieme una strada che possa creare opportunità di sviluppo economico e, di conseguenza, salvaguardia dei livelli occupazionali. Sarà importante, in questo contesto, che la Regione Marche cambi completamente prospettiva rispetto al passato ed avvii un piano di sviluppo concreto e realizzabile che garantisca risorse, investimenti, crescita. Sullo sfondo resta la preoccupazione legittima del periodo in cui terminerà il blocco dei licenziamenti. Gli enti locali, per quello che sono le loro competenze, credo siano pronti comunque a fare la propria parte. Su questo Jesi, con il potenziamento delle infrastrutture informatiche alla zona industriale, è certamente avanti e potrà essere fonte attrattiva per il consolidamento delle realtà produttive presenti».

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