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Pericolo siccità, Clementi:
«Massima attenzione e responsabilità,
soprattutto nei comuni montani»

IL PUNTO del dg di VivaServizi sulla situazione della disponibilità della risorsa idrica in alcuni dei 43 comuni serviti dalla società

Moreno Clementi

 

«Monitoriamo la situazione quotidianamente con i nostri tecnici ed è ormai chiaro che il perdurare delle condizioni siccitose e le elevate temperature di questi giorni potranno provocare un peggioramento della disponibilità idrica, soprattutto nei comuni montani di Fabriano, Cerreto d’Esi, Esanatoglia, Matelica, Arcevia, Genga e Sassoferrato, non serviti dalla sorgente di Gorgovivo». Ecco come Moreno Clementi, dg di Viva Servizi, ha fatto il punto circa la situazione della disponibilità della risorsa idrica in alcuni dei 43 comuni serviti da Viva Servizi dopo due stagioni particolarmente siccitose e il caldo di questa prima parte d’estate. I tecnici di Viva Servizi monitorano con particolare attenzione le situazioni locali nelle quali può verificarsi il veloce svuotamento dei serbatoi di carico e la conseguente necessità di intervento del personale per rifornirli. «Per questo – insiste Clementi – facciamo appello ancora una volta ai cittadini per un uso responsabile della risorsa che non significa sentirsi limitati nelle proprie libertà personali ma far sì che i comportamenti di pochi non condizionino le necessità di molti». «Raccomandiamo di evitare di riempire piscine, annaffiare (più del dovuto) i giardini e gli orti, lavare piazzali e/o automezzi, attività che, quanto meno devono essere posticipate ad altro periodo» dice il direttore. «Inoltre ci stiamo già confrontando con i sindaci dei comuni coinvolti per valutazioni congiunte circa la necessità di sospendere l’utilizzo di acqua in tutte quelle attività pubbliche nelle quali è possibile tecnicamente farlo, come fontane ed impianti di irrigazione di giardini comunali e/o rotatorie. Diversamente – conclude – se la situazione dovesse peggiorare, dovremo proporre ai Sindaci di emanare Ordinanze per la limitazione all’uso, almeno in alcune fasce orarie».

 

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