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Delitto del Pinocchio,
fissata l’udienza preliminare
Rossetti dal giudice il 22 novembre

ANCONA - Udienza preliminare fissata tra poco più di due mesi per il 27enne arrestato la mattina dello scorso 8 dicembre, accusato di aver accoltellato a morte l'ex compagno di scuola, Michele Martedì, in via Maggini. Quattro le aggravanti contestate: premeditazione, stalking, futili motivi e crudeltà

Il luogo del delitto

Omicidio del Pinocchio, fissata l’udienza preliminare. Si terrà il 22 novembre l’inizio del procedimento nei confronti di Mattia Rossetti, il 27enne anconetano arrestato lo scorso 8 dicembre dopo aver pugnalato a morte l’ex compagno di scuola, Michele Martedì, all’altezza del civico 204 di via Maggini. L’accusa: omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dallo stalking, dalla crudeltà e dai futili motivi.

Mattia Rossetti

La difesa, rappresentata dall’avvocato Francesco Linguiti, potrà ora scegliere se procedere con il rito ordinario o l’abbreviato. Soluzione quest’ultima che consentirebbe al 27enne, in caso di condanna, di ottenere uno sconto di pena. A incidere sul processo potrebbe essere l’esito della perizia psichiatrica eseguita per la procura dallo specialista Marco Ricci Messori. E’ stato ravvisato un parziale vizio di mentre al momento dei fatti, dettato da un disturbo paranoide della personalità. Ciò, stando alla procura, non inficerebbe sulla contestazione della premeditazione. Per gli inquirenti, Mattia aveva maturato già nei giorni precedenti all’8 dicembre la volontà di uccidere il parrucchiere 26enne. Lo confermerebbero le ricerche web eseguite dal 27enne sulla connotazione giuridica dell’omicidio premeditato e l’interessamento per un ipotetico viaggio in Inghilterra o verso un paese dell’America Latina che non prevede l’estradizione.

Michele Martedì

Qualche giorno prima del delitto, inoltre, Mattia si era procurato il coltello a serramanico utilizzato per l’aggressione e aveva lanciato su Instagram una storia in cui insultava il parrucchiere Michele, diventato per l’indagato una vera e propria ossessione, tanto che la procura contesta anche l’aggravante dello stalking. Ci sono poi le aggravanti della crudeltà (il parrucchiere sarebbe stato colpito anche quando era a terra per un totale di 12 fendenti) e dei futili motivi. Durante l’interrogatorio di garanzia, Mattia – che era andato alla ricerca della vittima anche il 7 dicembre – aveva ammesso di aver ucciso Michele, dicendo anche che a lui imputava «la causa dei fallimenti». Tra questi anche una relazione sfumata con una ragazza. Il 27enne si trova recluso a Montacuto. I familiari di Michele sono assistiti dall’avvocato Alessandro Scaloni. L’accusa è rappresentata dal pm Irene Bilotta.

(fe.ser)

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