Enedo spa, l’apertura dell’azienda:
«Da 35 a 25 esuberi»
I sindacati: «Ma non basta»

Uno sciopero davanti alla sede di Enedo

Una fumata grigia. E’ terminata con un’apertura dell’azienda la riunione di questo pomeriggio in Confindustria tra i sindacati e la Enedo Spa, ditta con sede a San Biagio di Osimo che ha annunciato gli esuberi di 35 lavoratori su 85. Dopo cinque ore di trattativa, i rappresentanti di Fiom, Fim e Uilm hanno ottenuto la riduzione dei licenziamenti previsti: da 35 a 25. Da parte dell’azienda, che produce sistemi di illuminazione e trasformatori, è stata anche avanzata l’ipotesi di un’ulteriore riduzione di quattro unità per quanto riguarda gli esuberi. Dunque, in totale, sarebbero 21. Questo, però, non basta ai sindacati. «Siamo ancora molto lontani – hanno fatto sapere dopo la riunione – dal poter trovare un accordo soddisfacente. Anche se gli esuberi fossero ridotti a 21, per noi l’azienda non potrebbe funzionare ugualmente. Vogliamo un segnale forte che ci possa assicurare l’operatività del sito di Osimo. Vogliamo avere una prospettiva futura. Licenziare vorrebbe dire avere una cecità incredibile sul futuro dell’azienda che, per il 2022, ha commesse importanti». Altro punto negativo rilevato dai sindacati: «Non c’è stata alcuna risposta positiva sul ritiro della procedura di mobilità». Il prossimo incontro in Confindustria è fissato per il 10 novembre. In quest’occasione verrà di nuovo affrontato il numero degli esuberi. Domani, invece, è prevista l’assemblea dei lavoratori «per decidere le strategie da portare avanti insieme». Oggi, in Commissione Lavoro, è stato il parlamentare osimano Paolo Giuliodori a portare all’attenzione dei deputati il caso della Enedo.

(Redazione CA)

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