Parquet irregolare proveniente dalla Cina: scatta il sequestro della Guardia di Finanza di Fabriano. Nelle mani dei finanzieri sono finite 11 tonnellate di legno lavorato, passato per il porto dorico e diretto su un container a una società fabrianese. Il parquet non era in regola con la normativa comunitaria in materia di etichettatura e privo del previsto marchio “CE”.
L’operazione ha avuto origine da un controllo in materia doganale svolto in collaborazione tra i militari della Tenenza di Fabriano e della Compagnia di Ancona, nei confronti di una società fabrianese esercente fabbricazione di parquet, destinataria di un container transitato dal porto di Ancona.
Dopo aver constatato la regolarità della documentazione doganale relativa alla importazione effettuata, i finanzieri si sono concentrati sull’analisi della genuinità della merce, con particolare riferimento al rispetto delle norme contenute nei regolamenti comunitari sulla sicurezza dei prodotti e la tutela dei consumatori. E’ stato quindi constatato che il parquet importato era privo del marchio “CE” e delle relative certificazioni di sicurezza, oltre che delle indicazioni minime per il consumatore in etichetta previste dalla normativa comunitaria in vigore.
Si è proceduto, pertanto, al sequestro di undici tonnellate di parquet per un valore commerciale di circa 43mila euro, che una volta montato avrebbe coperto un area pari a oltre 1.600 metri quadri. I finanzieri hanno proceduto, inoltre, alla contestazione della connessa sanzione amministrativa pecuniaria, che va da un minimo di 500 a un massimo di 5.000 euro, nei confronti del rappresentante legale della ditta.
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