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La cooperativa va in liquidazione:
lavoratrici dell’asilo nido
senza stipendio da marzo

CAMERANO -Tramite i legali della Fisascat Cisl Marche le dipendenti hanno richiesto il pagamento delle spettanze dovute al Comune, in qualità di committente del servizio, e ora minacciano mobilitazioni e azioni legali. Il sindaco Oriano Mercante: «Saremmo pronti a liquidare anche immediatamente quelle somme ma purtroppo per legge dobbiamo attendere i conteggi dell’Inps perchè la società non ci invia i documenti e non risponde al telefono. Si risolverà ma occorre un po' di pazienza»

L’asilo nido di Camerano (foto d’archivio)

 

 

Senza stipendio dal mese di marzo. La Fisascat Cisl Marche denuncia la gravissima situazione in cui versano le lavoratrici dell’asilo nido di Camerano che non percepiscono alcuna retribuzione dal mese da quasi tre mesi. «La cooperativa che gestiva il servizio, la Eurotrend Assistenza di Biella, è stata posta in liquidazione coatta amministrativa e dal mese di aprile non ha più erogato le retribuzioni né inviato alle lavoratrici i libri unici del lavoro (Lul) paventando problemi al proprio sistema informatico. Le lavoratrici per il tramite dei legali della Fisascat Cisl Marche hanno richiesto il pagamento delle spettanze loro dovute al comune di Camerano, in qualità di committente del servizio, ai sensi dell’art. 1676 c.c. che permette agli ausiliari dell’appaltatore di agire direttamente contro il committente per ‘quanto è loro dovuto’.

«Il Comune di Camerano da un lato si è prontamente attivato per interrompere l’affidamento del servizio ad Eurotrend Assistenza affidandolo ad altra cooperativa e dall’altro ha comunicato al sindacato la disponibilità a erogare alle lavoratrici quanto dovuto in luogo di Eurotrend Assistenza.- ricorda nella nota la Fisascat Cisl Marche – Una vicenda che sembrava avere un positivo epilogo in tempi contenuti si è però arenata nei meandri della burocrazia; ai buon intendimenti sono seguiti infatti impedimenti e richieste ai vari interlocutori che nei fatti stanno impedendo alle lavoratrici di percepire almeno in parte le somme loro dovute. Trattandosi di un mero anticipo che costituisce peraltro solo un temporaneo ristoro economico per le lavoratrici, riteniamo indispensabile che il Comune di Camerano superi ogni limite formale e burocratico e dia una legittima risposta a lavoratrici che svolgono il medesimo lavoro di un dipendente pubblico garantendo un servizio essenziale per le tante famiglie cameranesi che il comune non può ignorare».

Le lavoratrici dell’asilo nido di Camerano, una decina circa, dicono basta, chiedono «quanto loro dovuto per l’attività svolta nei mesi aprile, maggio e la prima metà di giugno e comunicano sin d’ora che, pur garantendo la continuità del servizio per senso di responsabilità nei confronti dell’utenza e della cooperativa subentrata, si dichiarano pronte ad ogni forma di protesta e iniziativa legale nei confronti del Comune di Camerano qualora la situazione non dovesse risolversi al più presto».

Il sindaco di Camerano, Oriano Mercante, è dispiaciuto per la situazione che è venuta a crearsi. «Saremmo pronti a liquidare anche immediatamente quelle somme ma purtroppo per legge dobbiamo attendere i conteggi dell’Inps perché la cooperativa in liquidazione che continuiamo a contattare con insistenza, non risponde, come abbiamo spiegato al sindacato. – spiega il primo cittadino – Avremmo voluto anche dare un acconto a queste lavoratrici ma dopo tutte le verifiche abbiamo accertato che non possiamo farlo come ente pubblico senza un titolo che certifica il lavoro svolto. Mi sento di rassicurare tutti: anche stamattina abbiamo lavorato per risolvere la questione che al di la delle legittime proteste, andrà a buon fine ma certo richiede un po’ di pazienza» garantisce il sindaco Mercante.

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