«I soldi per i fuochi d’artificio del patrono devoluti ai poveri sono cosa buona ma sono un’inezia rispetto alle spese folli di questa estate osimana: 130.000 per tutte le manifestazioni estive esclusi i concerti di Achille Lauro, Gianna Nannini e Malika Ayane (dei quali non si sa nulla su costi e ricavi in barba al principio della trasparenza dell’azione amministrativa, per cui abbiamo inoltrato apposite interrogazioni consiliari)». Il commento, conti alla mano, arriva dai consiglieri comunali del gruppo Liste civiche, Stefano Simoncini, Monica Bordoni, Sandro Antonelli e Matteo Sabbatini che rilevano inoltre come «i concerti di Lauro e Nannini che non hanno fatto neppure il pieno dei 3000 biglietti messi a preventivo. E poi 34.000 euro per il murale sulle parenti della stazione al Tiramisù, almeno 30.000 per l’organizzazione del torneo Lanari Bellezza. Mettiamoci l’adesione ad un’associazione aereospaziale e arriviamo a 200.000 euro bruciati in un’estate effimera, non rispettosa d’un periodo storico dove, non abbiamo bisogno di divertirci come ha detto un tronfio Pugnaloni dal palco di Achille Lauro, ma di sostegno alle famiglie, alle piccole attività artigianali e commerciali, associazioni, società sportive, parrocchie, per il pagamento di bollette».
I quattro consiglieri comunali d’opposizione ritengono anche che «il fondo sostegni alle famiglie in difficoltà, pomposamente annunciato dall’assessora ai servizio sociali Andreoni, quanto la soglia di Isee stabilita dal Comune per l’accesso ai diversi benefit, non vanno bene. Troppo scarso il fondo per un periodo straordinariamente difficoltoso come l’odierno, troppo bassa la soglia Isee, perché oggi anche professionisti, commercianti, artigiani che superano, magari di poco, i 25.000 euro di reddito Isee, non arrivano alla fine del mese. Va reintrodotto il quoziente familiare che fotografa la situazione economica di una famiglia in modo più rispondente alle reali esigenze rispetto all’Isee, – concludono – come facemmo nelle nostre amministrazioni con il Quoziente Osimo, mutuato dall’esperienza di Parma. Va rimpinguato il fondo sostegni, va chiesto ad Astea Energia, oggi privata per scelta scellerata di questa amministrazione, di calmierare il prezzo di energia e gas a famiglie e attività».
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