di Alberto Bignami
Chiamarle discariche è dir poco.
Le montagne di immondizia gettate al porto contengono ogni cosa: dvd, valigie, giocattoli, frigoriferi, vestiti, recipienti vuoti e chi più ne ha, più ne metta. Senza timore di lasciar eccessivo spazio alla fantasia.
Cumuli comparsi all’improvviso in questi giorni e gettati nel parcheggio del Mandracchio, al punto da impedire
anche la sosta di alcune auto negli appositi stalli. Quindi, ecco pure una seconda montagna, questa volta vicino al poco distante mercato ittico.
Rifiuti che, per la mole, sembrerebbero essere stati gettati da qualcuno arrivato fin qui con un grosso camion per poi scaricare tutto probabilmente nel cuore della notte. Possibile anche che a gettare l’immondizia siano però state più persone.
Non è escluso poi che, osservando alcuni oggetti che riportano delle etichette, i rifiuti possano essere stati trasportati addirittura da province diverse da quella di Ancona.
L’inciviltà dilaga, e questa ne è la fotografia emblematica. Inoltre, i rifiuti sono stati abbandonati addirittura sotto ad un cartello che riporta l’avviso “Zona Videosorvegliata”.
L’augurio allora è che l’autore (o gli autori) di questo scempio non abbiano fatto caso a quell’avvertimento e che allo stesso tempo le telecamere possano però aver ripreso almeno la targa dei mezzi utilizzati per il trasporto e, dunque,
che possano essere visualizzate nel più breve tempo possibile in modo tale da risalire a chi ha pensato al porto come a un centro di smistamento rifiuti.
Ovviamente, l’odore che si respira avvicinandocisi è quello della muffa, emanato soprattutto dalle scarpe e dai vestiti che sono stati ammucchiati rimanendo sotto la pioggia e poi al sole di questi giorni.
Montagne, infine, che crescono di giorno in giorno perché i sacchi di rifiuti continuano ad essere gettati. Tantissimo è poi il materiale elettrico come: vecchi telefonini con tecnologia ancora Gsm, computer fissi, casse audio e televisori, oltre a mobilia varia e giocattoli rotti ma pure orologini al quarzo ancora nelle loro confezioni e chissà che in mezzo non ci sia anche del materiale oggetto di furto.
Non da ultimo, non solo rimane l’amarezza nel vedere questo triste spettacolo a due passi dalla Mole; a ciò si aggiunge infatti anche la tristezza nel pensare che ancora c’è chi si libera dell’immondizia in questo modo.
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