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Vigne, cantine e birrifici:
visite guidate e degustazioni
Le Marche investono sull’enoturismo

LA REGIONE ha stanziato 700mila euro per finanziare 16 progetti. Nell’Anconetano, hanno aderito Asteres e il ristorante La Tartana di Senigallia, Formaimpresa nel capoluogo e Presscom di Jesi

DallaVignaAllaTavola

Il progetto è stato presentato questa mattina dall’assessore Andrea Maria Antonini, dalla responsabile del progetto, Francesca Severini, e dalla dirigente del settore Transizione tecnologica e digitale, Serena Carota

di Francesca Pasquali

Duecento cantine, 225 tra ristoranti, bar, pub e agriturismi, più di cento produttori e, novità di quest’anno, venti birrifici. Sono i numeri della seconda edizione di “Enoturismo delle Marche: dalla vigna alla tavola”, il progetto della Regione per promuovere e valorizzare queste eccellenze enogastronomiche marchigiane presentato questa mattina. «Numeri che giustificano le risorse investite» ha spiegato l’assessore all’Agricoltura, Andrea Maria Antonini.
L’investimento sfiora i 700mila euro. Soldi con cui saranno finanziati tutti i sedici progetti presentati. Nell’Anconetano, hanno aderito Asteres e il ristorante La Tartana di Senigallia, Formaimpresa nel capoluogo e Presscom di Jesi. Nel Maceratese, Eclissi Eventi di Morrovalle e Dodo di Macerata.
«Progetti distribuiti in maniera equa su tutta la regione – ha aggiunto Antonini che ha sottolineato come – l’iniziativa sarà occasione per le piccole e nuove realtà di farsi conoscere e come gli oltre cento produttori agroalimentari coinvolti forniranno prodotti di qualità Dop, Igp e Qm Qualità Marche».

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L’assessore Andrea Maria Antonini

Il format è quello ormai diffuso: visite guidate in vigna, cantina e birrificio e degustazioni. Due le novità di quest’anno: il logo “Marche and Wine” di cui potranno fregiarsi le attività che parteciperanno e un portale (dallavignaallatavola.marcheandwine.it), con le informazioni per i visitatori. Che già nei prossimi giorni potranno cominciare a girare tra i filari. Il progetto andrà avanti fino a Pasqua, con l’intento non secondario di destagionalizzare il turismo. Quello che si vorrebbe fare, insomma, è portare nelle Marche visitatori da tutta Italia, appassionati di vino e birra, in un periodo dell’anno abbastanza povero di movimento. Ma a essere chiamati a scoprire luoghi e prodotti d’eccellenza saranno anche i marchigiani stessi che spesso conoscono poco la loro regione e che, così facendo, potranno diventarne i primi promotori.

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La presentazione del progetto “Enoturismo delle Marche: dalla vigna alla tavola”

Finito il giro in vigna o in birrificio, ci si sposterà a tavola. In ristoranti, hotel, pub e agriturismi dove si potranno gustare menu a tema. Ci saranno anche i sommelier che spiegheranno ai commensali cosa c’è nei loro bicchieri. I menu saranno pubblicati nel sito dedicato al progetto, insieme all’elenco delle cantine, dei vini e delle birre, e agli eventi in programma che potranno essere prenotati online. «È il primo tassello di un percorso più grande, che consentirà di scoprire il territorio ed entrare in contatto con determinate realtà economiche» hanno spiegato la responsabile del progetto, Francesca Severini, e la dirigente del settore Transizione tecnologica e digitale, Serena Carota. Sulla stessa linea Antonini che ha parlato di “scatto importante che la regione fa nell’organizzazione dell’accoglienza turistica». «Più attività ci sono – ha concluso l’assessore –, più ci si misura con il turista e ci si sente in dovere di migliorare la qualità dell’accoglienza, cosa su cui le Marche devono migliorare molto e che spesso fa la differenza».

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