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Curti (Pd): «Il Decreto ricostruzione
non tutela le Marche,
proporrò quattro emendamenti»

BONUS 110% - Per il deputato marchigiano le annunciate proroghe alla cessione del credito e allo sconto in fattura per le zone del cratere sismico e quelle alluvionate non sono comprese nel nuovo decreto. Ne chiederà pertanto il reintegro alla Camera

Augusto Curti, onorevole del Pd, proporrà quattro emendamenti al decreto ricostruzione

di Antonio Bomba

Il deputato Augusto Curti annuncia battaglia sul ‘Decreto Ricostruzione’. Un provvedimento che, al contrario di quanto preannunciato, penalizzerebbe e non poco le zone del cratere sismico marchigiano, privando i residenti di importanti strumenti legati al Superbonus 110% come la cessione del credito e lo sconto in fattura. Per tentare di reinserirli, Curti proporrà quattro emendamenti alla legge per comprendere anche le zone alluvionate nel nord delle Marche alla fine della scorsa estate.

Approvato mercoledì scorso in senato, la misura è adesso all’attenzione della Camera e il 6 marzo passerà in commissione Ambiente dopo essere stato valutato preliminarmente ieri. «Già, durante la seduta preliminare di giovedì – spiega l’esponente del Partito Democratico – ho potuto sollevare rilievi formali e sostanziali su questo decreto. Un impianto normativo che, limitandosi a predisporre le misure minime necessarie, lascia spazi enormi su alcune questioni fondamentali. È drammaticamente chiaro – prosegue il deputato – ad esempio, come il provvedimento risulti carente rispetto alla reintroduzione delle misure di ‘sconto in fattura’ e ‘cessione del credito’ sul Superbonus 110%, eliminate dalla maggioranza di Governo. Per tale motivo ho preannunciato l’avvenuto deposito di quattro emendamenti, due per l’area sisma ed altrettanti per i territori dell’alluvione. In tema di ‘110%’ – entra ora nello specifico -, per gli immobili terremotati, chiediamo appunto il ripristino delle modalità di fruizione mediante ‘cessione del credito’ e ‘sconto in fattura’. Contrariamente a quanto apparso su alcuni organi di stampa, infatti, questi importantissimi strumenti non sono stati mai reintrodotti. Un secondo emendamento concerne la rimozione dei limiti al numero minimo e massimo di alunni, per tutte le scuole del cratere. In questo caso, pur essendo intervenuto il Senato attraverso un correttivo, molti istituti continuano ad essere discriminati. Ed è assolutamente paradossale che, tra questi, vi sia anche la scuola di Arquata del Tronto. Ho proposto poi che l’indennizzo per gli edifici colpiti dall’alluvione, sia pari al 100% dei danni accertati. Ciò allo scopo di scongiurare che il Governo attui il criterio dei rimborsi forfettari. Infine, ancora in area alluvione, un quarto emendamento prevede di stanziare risorse per l’assunzione di personale, presso gli Enti locali interessati quali comuni, province e regione, al fine di far fronte all’emergenza. Mi auguro che, su questi passaggi, la maggioranza operi con responsabilità e senso della prospettiva. Si tratta – chiude Curti – di misure in grado di puntellare un decreto fragile che, rispetto alla complessità delle emergenze affrontate dai nostri territori, produce risposte oggettivamente insufficienti».

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