facebook rss

Daniele Silvetti: «Il Comune di Ancona
faccia il suo dovere e reintegri
il bilancio di Conerobus»

ELEZIONI - La richiesta del candidato sindaco del centrodestra arriva dopo giorni di proposte e polemiche con Ida Simonella del centrosinistra sul cosa fare per salvare l'azienda di pubblico trasporto. «Sono il maggiore azionista della società. Un risanamento dei conti è alla base, prima di ogni altro provvedimento». E sugli stipendi del Cda: «Non mi invento numeri»

Daniele Silvetti, candidato sindaco per il centrodestra

Di Antonio Bomba

«L’attuale Giunta faccia il suo dovere e reintegri il bilancio di Conerobus, essendo il comune di Ancona azionista di maggioranza. Il risanamento è indispensabile». A dirlo è Daniele Silvetti, candidato sindaco per il centrodestra.

Prosegue dunque il confronto a distanza, sul tema Conerobus e come salvarla, tra lui e Ida Simonella, candidata sindaca del centrosinistra e attuale assessore con delega proprio alla compartecipata in questione.
Lunedì sera ad un incontro con dipendenti e sindacati dell’azienda di pubblico trasporto, Silvetti aveva tenuto a specificare che secondo lui, per il futuro, un accorpamento con Mobilità & Parcheggi sarebbe stata la via da intraprendere. Ieri mattina Simonella gli ha risposto che la cosa è impraticabile in quanto Conerobus ha una situazione tale da rendere impossibile l’operazione per una realtà come M&P. Un’osservazione non dovuta secondo Silvetti in quanto quella di sistemare conti e bilanci è giocoforza una condizione necessaria e indispensabile sin da subito.

E a tal proposito ecco la sua contro-risposta: «Chi ha mai detto – apre così il comunicato – che Mobilità & Parcheggi deve ripianare le clamorose perdite di Conerobus? Di questo non si è certo parlato, ma piuttosto di un progetto di pianificazione molto più ampio che non può essere esclusivamente ricondotto a semplici, per quanto complicati, spostamenti di risorse. Ma comunque partiamo da queste: Quando l’attuale Amministrazione ha intenzione di fare il proprio dovere di socio, ovvero ricapitalizzare le perdite? Quando e, soprattutto, quanto intende stanziare?». «Come ho già detto in occasione dell’incontro – prosegue a sottolineare Silvetti – non si può sempre sperare nell’intervento dall’alto per sanare bilanci e perdite. A parte i costi ingenti della governance che si ribadisce sfiorano i 200mila euro come dimostrato dal bilancio d’esercizio, tra Cda e amministratore delegato, registriamo che le capitalizzazioni dei costi di manutenzione sono passate da 300mila euro del 2012 a 1milione di euro del 2019, risorse che sono andate anche per l’acquisto di bus usati».

Un mezzo della Conerobus

«Dunque – va avanti ad analizzare il candidato sindaco – non è solo una questione di ‘caro carburante’, soprattutto se l’approccio a questa problematica la si confronta ‘con le altre realtà consortili della regione’. Il risanamento quindi sarà condizione indispensabile per immaginare il futuro dell’azienda che si ribadisce può proprio vedere in M&P il miglior partner per asset e prospettiva».

«Va però tenuto conto – apre un altro capitolo l’attuale presidente del parco del Conero – che nel frattempo stanno svanendo i fondi del Pnrr per l’anello filoviario visto il mancato appalto. Come si poteva sperare di centrare l’obiettivo con i prezziari del 2017? Il vero paradosso sarebbe stare fermi in attesa che gli eventi spazzino via un patrimonio della città e con esso posti di lavoro e capitali».

E, sempre sull’integrazione tra Conerobus e M&P, Silvetti vuole ribadire che secondo lui questo «É un tema industriale di cui si è parlato nell’ipotesi che il Comune, attuale socio di maggioranza, faccia il suo dovere di socio e reintegri il capitale sociale con i propri fondi. D’altra parte la stessa sindaca è stata presidente della società e dal 2014 sono noti i numeri e la situazione patrimoniale della stessa. Ricordiamo che i soci – spiega ancora – sono quelli che mettono il capitale di rischio non solo per salvare aziende decotte, ma anche per sostenere lo sviluppo con anticipo, e i momenti adatti sarebbero stati proprio gli anni del 2014 al 2016, ma come tutti sanno nel 2017 l’Amministrazione voleva sbarazzarsi del gioiello Conerobus».

Per ultima la questione sul costo lordo dei compensi spettanti il Cda. «Non mi invento numeri, ma leggo i dati riportati nei bilanci dell’azienda alla sezione ‘amministrazione trasparente’. A questo punto i casi sono due: il primo è che i bilanci siano corretti e dunque i numeri andrebbero letti in modo approfondito; il secondo è che i bilanci riportano dati errati. In quest’ultimo caso la questione assumerebbe contorni ancor più gravi».



Articoli correlati

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X