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Polo intermodale delle Marche,
firmato il protocollo che mette in rete
aeroporto, porto e interporto (Video)

ANCONA - Questa mattina a Palazzo Raffaello la sigla dell'accordo tra il governatore delle Marche, l'amministratore delegato e direttore generale del 'Sanzio', il presidente di Interporto e il presidente dell'Autorità di sistema portuale Mare Adriatico. Francesco Acquaroli: «Si tradurrà in risultati concreti. Una connessione continua e sinergica tra realtà che ora dialogano e lavorano ad un obiettivo comune: lo sviluppo a vantaggio di tutta la regione»
Interviste a Francesco Acquaroli, Alexander D'Orsogna, Vincenzo Garofalo e Massimo Stronati

 

Siglato il protocollo d’intesa per la creazione del Polo intermodale delle Marche, questa mattina a Palazzo Raffaello.

da sin. Stronati, acquaroli, D’Orsogna e Garofalo

Sarà finalizzato a rendere sempre più fruibile e integrate tre infrastrutture, porto, aeroporto e interporto «e si tradurrà in risultati concreti. Una connessione continua e sinergica tra realtà che lavorano ad un obiettivo comune: lo sviluppo di un sistema intermodale a vantaggio di tutta la regione» ha spiegato in apertura di conferenza stampa il governatore delle Marche Francesco Acquaroli che ha firmato l’accordo insieme all’amministratore delegato e direttore generale dell’Aeroporto delle Marche, Alexander D’Orsogna, al presidente di Interporto, Massimo Stronati, e al presidente dell’Autorità di sistema portuale Mare Adriatico, Vincenzo Garofalo.

«Questo tavolo di lavoro è attivo già da molti mesi – ha proseguito il presidente Acquaroli – anche con altri soggetti che in altre occasioni hanno partecipato, come Atim e la Camera di Commercio, all’ultima riunione abbiamo avuto l’importante presenza del viceministro Galeazzo Bignami e di Mercitalia. Stiamo ragionando sui metodi per lavorare in maniera sistematica allo sviluppo di questo asse, palesemente centrale e strategico per le Marche. Perché si tratta di dare un valore attrattivo e competitivo alla nostra regione presentandoci ai mercati con un progetto unico, un polo che lavora in maniera integrata. I vantaggi del lavoro sinergico tra Porto, Aeroporto e Interporto, tre realtà che sorgono a pochissimi chilometri di distanza, sono chiari a tutti. Quando sono arrivato a fine 2020 a Palazzo Raffaello – ha aggiunto il presidente Acquaroli – ho subito voluto verificare quale fosse la mole di scambi tra Porto di Ancona e Interporto e i rapporti di interconnessione con l’Aeroporto e ho constatato che erano minimali, in maniera incomprensibile. Da qui la ferma intenzione di invertire questa tendenza. Finalmente queste tre infrastrutture strategiche dialogano, e ci sono tutti i presupposti allo sviluppo, supportati anche dalla volontà del Ministero di agevolare questo percorso e sciogliere nodi decennali nella realizzazione di infrastrutture fondamentali. C’è forte volontà ed entusiasmo attorno a questo programma di sviluppo di cui potranno beneficiare certamente anche i privati e le imprese che ne usufruiranno».

«Lavorare insieme, Regione, aeroporto, interporto, porto- ha evidenziato Vincenzo Garofalo, presidente Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale- vuol dire lavorare come sistema logistico interconnesso, con lo scopo di fornire un servizio al territorio, con ricadute positive sul tessuto produttivo e sulle comunità impegnandoci per ottenere il potenziamento di un risultato economico e sociale, grazie alle infrastrutture regionali, e di aumentare i livelli di competitività. La nascita del Polo intermodale ha l’obiettivo di creare ulteriore valore aggiunto alle Marche». «Nasce la nuova logistica ed un modo di pensare comune – ha sottolineato il presidente di Interporto Massimo Stronati- e si crea la possibilità di dare voce ad un unico soggetto capace d’interloquire con gli stakeholder ed in primis con lo stesso Governo e Ministero delle infrastrutture. Grazie alla Regione, infatti, si stanno sviluppando progettualità con accesso a fondi importanti che singolarmente non avremmo mai potuto perseguire. La nostra peculiarità di essere un hub unico che mette insieme tutti i trasporti e le infrastrutture potrà favorire per molto tempo uno sviluppo sostenibile. I soggetti seduti a questo tavolo, infatti, hanno già aperto una collaborazione di sinergie che devono viaggiare insieme ed avere un unico obiettivo di sviluppo. Ringrazio il Presidente della Giunta Regionale Francesco Acquaroli per l’attenzione mostrata al tema e per aver svolto in tutta la vicenda il suo ruolo di guida in un settore cosí strategico per il nostro futuro».

Per  Alexander D’Orsogna, Ad e direttore generale dell’Aeroporto delle Marche, si tratta di «un’opportunità unica che può diventare un laboratorio intermodale a livello nazionale e un modello da seguire. Ci siamo confrontati con il viceministro ai Trasporti Bignami e con Enac sul tema della riclassificazione di tutti gli aeroporti messi in rete, quello delle Marche anche in virtù di questa intesa è stato individuato per diventare il polo di riferimento del network dell’Italia centrale, sia sotto il profilo del traffico passeggeri che merci».   La finalità diretta prevista dall’intesa sottoscritta oggi è quella di rendere più competitivo e sostenibile l’utilizzo dei nodi intermodali delle Marche per il trasporto merci e passeggeri a livello nazionale e internazionale. Le finalità indirette sono: aumentare la competitività del territorio regionale e delle imprese, aumentare l’occupazione e ridurre il carico inquinante collegato al trasporto merci e passeggeri. La riduzione delle emissioni inquinanti è ottenuta grazie allo shift modale, nel caso delle merci, dalla strada alla ferrovia facendo leva sul sistema integrato porto-interporto e, nel caso delle persone, dal mezzo privato al Tpl e/o al minore utilizzo del mezzo motorizzato, nell’ambito delle varie combinazioni strada/mare/ferro/aria.

L’impegno preso dagli enti sottoscrittori è la costituzione di un gruppo di lavoro, coordinato dalla Regione Marche, che dovrà produrre un documento sulle principali linee di intervento, distinte tra merci e passeggeri, di carattere infrastrutturale fisica e/o digitale, gestionale, promozionale – compresi studi di fattibilità tecnica ed economica – volte allo sviluppo dell’intermodalità e dell’accessibilità alle tre infrastrutture porto, aeroporto e interporto; il monitoraggio sullo stato di avanzamento dei progetti “By-pass ferroviario di Falconara Marittima”, “Comune di Ancona Lungomare Nord”, “Opere a supporto dello sviluppo aeroportuale”, “Nuovo collegamento tra la Ss 16 e il Porto di Ancona (Uscita a Nord)”, “potenziamento della linea trasversale appenninica Orte-Falconara”. Nella stessa intesa si riconosce come prioritario finanziare e realizzare le grandi opere di connessione dei tre nodi intermodali con la rete ferroviaria e la grande viabilità stradale:  ultimo miglio stradale del Porto di Ancona – nuovo collegamento veloce con la Ss16;  potenziamento della connettività e dell’accessibilità dell’Aeroporto delle Marche;  ultimo miglio e intermodalità: collegamento ferroviario merci del Porto di Ancona e dell’Interporto di Jesi.

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