Oltre 36 anni
trascorsi a commettere reati:
sorveglianza speciale per un 54enne

Una Volante davanti alla questura di Ancona

Oltre 36 anni trascorsi quasi interamente a commettere reati.
L’uomo, oggi 54enne, già da minorenne aveva infatti iniziato le sue condotte illecite, sostanzialmente protratte ininterrottamente fino ad ora, con una escalation di reati soprattutto contro il patrimonio come: rapina, estorsione, tentato omicidio, maltrattamenti e, da ultimo, violenza sessuale nei confronti di una parente.

Il comportamento tenuto dall’uomo, un rom originario del Piemonte e residente in città, ha messo quindi in concreto pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica creando un grave allarme sociale.
Gli elementi raccolti dagli agenti della questura di Ancona hanno portato a ritenere, il 54enne, una persona abitualmente dedita a commettere reati.
Considerate le condanne già riportate e l’attuale segnalazione per reati in materia di “codice rosso”, è apparso necessario da parte del questore Cesare Capocasa, proporre l’adozione di misure che consentano una effettiva limitazione della sua pericolosità.
Dunque, il tribunale di Ancona, Sezione Misure di Prevenzione, ha ritenuto sussistenti gli elementi di pericolosità sociale dettagliati nella proposta di applicazione del questore, ritenendo ragionevole formulare un giudizio prognostico, fondato su elementi di fatto rappresentati dalle pregresse condanne penali, dai carichi pendenti, da cui emerge l’elevata probabilità che il 54enne commetta in futuro ulteriori delitti della stessa specie, disponendo così l’applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, determinata in due anni con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
«Un altro tassello nella costruzione della sicurezza e della tranquillità della nostra comunità – ha commentato Capocasa -: una provincia fondamentalmente scevra da condizionamenti di stampo mafioso, ma nel cui tessuto sano possono annidarsi pericoli e minacce criminali e che, in questo particolare giorno di ricordo del sacrificio di grandi donne e uomini, servitori dello Stato (ricordando Capaci ndr), impongono a tutti noi un impegno civile costante per preservare la loro eredità di valori».