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Bilancio, manovra da 135 milioni di euro
«a salvaguardia dei settori più sensibili
e proiettata verso i grandi progetti»

ANCONA - Il sindaco Daniele Silvetti e l'assessore Giovanni Zinni hanno illustrato i contenuti dello strumento economico-finanziario 2024-2026, al voto del Consiglio comunale il prossimo 21 dicembre. Tariffe invariate e priorità alla riorganizzazione della macchina comunale e delle Partecipate con revisione delle spese. Nel piano triennale delle opere pubbliche particolare rilievo è stato attribuito alla realizzazione dell'impianto di cremazione al cimitero di Tavernelle

da sin. Daniele Silvetti e Giovanni Zinni

 

E’ una manovra da 135 milioni di euro di spesa corrente quella varata dall’Amministrazione comunale di Ancona, che si appresta a concludere entro fine anno l’iter per l’approvazione del bilancio di previsione 2024, il primo della legislatura di Daniele Silvetti. «Si tratta di un passaggio strategico importante e delicato – spiega in un comunicato il sindaco – che deve proteggere e salvaguardare i settori più sensibili e al contempo porre le basi per gli importanti progetti sui quali questa Amministrazione comunale si è impegnata con i cittadini, con le categorie economiche e con i portatori di interesse, che vogliamo mettere in condizione di rendere sempre più vivo e produttivo il tessuto economico, sociale e civile di questa città. Per far questo – prosegue il primo cittadino – ci facciamo carico di una sfida considerevole: mettere in equilibrio la nostra progettualità con le rigidità di una manovra finanziaria derivanti da fattori contingenti e pregressi. Per far questo dobbiamo mettere in campo tutti gli strumenti necessari e a nostra disposizione».

Dal punto di vista tecnico, il vicesindaco e assessore al Bilancio Giovanni Zinni riconosce, tra le criticità più significative,«l’aumento considerevole delle spese fisse in grande parte dovuto alle rate dei mutui per effetto dell’elevato indebitamento ereditato dai precedenti documenti di bilancio ed alle spese del personale, su cui gravano gli aumenti contrattuali; la “saturazione” della parte relativa alle entrate da tributi, in particolare addizionale Irpef e Imu, le cui aliquote sono già al massimo; la scelta di non intervenire sulle tariffe per i servizi a domanda individuale e sugli altri tributi come il Canone Unico Patrimoniale». Lo stesso assessore enuclea, parallelamente, i concetti cardine della manovra che il 21 dicembre andrà all’esame del Consiglio comunale: copertura tecnica della spesa obbligatoria, compresi i contratti e le utenze, con un’apertura dei settori che coinvolgono anche i privati, e copertura politica delle materie che prevedono il rilancio della città, in termini di lavori pubblici e infrastrutture. A questo si affianca – sottolinea Zinni -«una risposta concreta alle esigenze dettate dal sociale, con due milioni in più rispetto al preventivo 2023, varato dalla precedente Amministrazione (18,5 milioni di euro nel 2024, contro i 16,5 del 2023 n.d.r.), con una particolare attenzione alle disabilità e ai minori e con l’accoglimento della richiesta dei sindacati territoriali di Cgil, Cisl e Uil di garantire un contributo per il fondo affitti, che sarà di 245 mila euro, oltre che con una posta da 300 mila euro per il supporto rispetto al caro bollette fermo restando la decisione di non aumentare le tariffe, nemmeno per i servizi a domanda individuale».

«Nonostante le criticità di questo bilancio – spiega l’assessore – attinenti all’aumento dei costi fissi che una Amministrazione comunale deve necessariamente pagare, il punto di forza di questo bilancio è che garantisce per tutto l’anno di esercizio tutto quello che attiene al bilancio tecnico, alle parti contrattualizzate, al personale. Per quanto riguarda quelle materie che hanno rilevanza di scelta politica, abbiamo comunque garantito il settore dei lavori pubblici, del verde, delle manutenzioni, con dati certi che consentono innanzitutto l’inizio dell’attuazione del piano triennale delle opere pubbliche. La parte che invece resta aperta è costituita da quelle materie di competenza con una forte rilevanza mediatica legate a cultura, grandi eventi, università, politiche giovanili. Su questo versante abbiamo inserito in bilancio le risorse necessarie per garantire subito l’avvio di tutte le attività. Il bilancio però in questo caso resta aperto, perché ovviamente vogliamo reperire il maggior numero di fondi possibile, per avviare poi un potenziamento delle iniziative nel corso del 2024».

INNALZAMENTI DEGLI INTERESSI DEI MUTUI – Il quadro di partenza delinea dunque un bilancio che risente dell’impostazione ricevuta dai documenti contabili precedenti, con l’aggravio di alcuni cambiamenti rilevanti per il 2024: il forte aumento della quota rimborso dei mutui di circa 3,8 milioni di euro rispetto al preventivo 2023 imputabile agli effetti della rinegoziazione dei mutui approvata nel 2022 dalla precedente Amministrazione comunale ed alle ripercussione dell’accensione di mutui flessibili accesi nel 2021 e 2022 oltre che dall’innalzamento degli interessi; i costi delle utenze per i quali è cessato il contributo straordinario dello Stato garantito fino al 2023; l’aumento delle spese del personale provocato dal rinnovo della contrattazione nazionale.

INVARIATE LE TARIFFE DEI SERVIZI – Nonostante la scarsità di risorse e la grave crisi economica e inflazionistica, la giunta Silvetti ha deciso di mantenere invariate la politica tariffaria e la qualità dei servizi, gli interventi di sostegno alle famiglie, di garantire il livello di spesa per la gestione delle risorse umane, di orientare gli investimenti nella direzione delle manutenzioni, del decoro, della valorizzazione della città ad ampio raggio, avviando però nel contempo un’attività di analisi e conseguente possibile efficientamento delle varie attività, compresa quelle delle partecipate. Al fine, inoltre, di rispettare i tempi previsti dalla normativa e di garantire l’azione amministrativa sin dall’inizio dell’anno 2024, consentendo l’immediato avvio delle attività legate ai servizi e ai lavori pubblici, questa Amministrazione si è assunta l’onere di giungere all’approvazione della manovra di bilancio di previsione 2024/2026 entro fine anno. La presentazione al Consiglio è infatti prevista per il 21 dicembre, anche in assenza della manovra statale e regionale prevista per fine anno. Ciò significa che si procederà poi con le necessarie variazioni quando queste ultime saranno rese definitive.

RIORGANIZZAZIONE DELLA MACCHINA COMUNALE – «Questa Amministrazione – sottolinea l’assessore – per dovere di continuità amministrativa dovrà gestire anche le situazioni pregresse e, al contempo, si adopererà anche in sinergia con Stato e Regione, per reperire risorse straordinarie in grado di garantire il raggiungimento degli obiettivi». Un ruolo strategico è svolto dall’attività di efficientamento in atto, che da un lato tende a riorganizzare la macchina comunale con una nuova macrostruttura finalizzata a garantire un sistema più fluido e veloce a servizio dei cittadini e, dall’altro, mette in campo un progetto di ottimizzazione basato sulla revisione sistematica delle spese. Nell’ottica dell’ottimizzazione, il bilancio di previsione tiene in forte considerazione la prospettiva triennale, con l’obiettivo di fronteggiare il quadro strutturale attualmente non favorevole, affiancando alla programmazione dei prossimi anni una revisione di tutte le voci in uscita, che sarà affrontata con un apposito progetto operativo, ‘Ancona ci conta’, e con un piano di valorizzazione del patrimonio che tende a mettere in circolo nuove risorse.

LE SOCIETA’ PARTECIPATE – In quest’ottica, relativamente alle Società Partecipate dirette e indirette, le quote in possesso del Comune di Ancona verranno tutte mantenute e contestualmente si procederà all’analisi dei contratti di servizio in base alle nuove disposizioni normative. Su Conerobus, avendo chiuso il Bilancio con una perdita ingente, è stata avviata una fase di contenimento dei costi e l’efficientamento della gestione. E’ in fase di redazione il nuovo Piano industriale che verrà sottoposto all’assemblea. Un piano che punta alla riduzione delle perdite, all’ottimizzazione del servizio e alla riorganizzazione dell’intera azienda. Per Marche Teatro l’Amministrazione intende avviare un percorso di revisione di tutti gli organismi che operano nel settore culturale.

IL PROGRAMMA DELLE OPERE PUBBLICHE 2024-2026 – Il programma prevede interventi complessivi per 87 milioni di euro nel triennio. Nel dettaglio, per l’annualità 2024, 12,4 milioni sono interventi per i quali sono previsti finanziamenti di legge e circa 11 milioni sono interventi prioritari per l’Amministrazione, che saranno finanziati tramite muto. Altri interventi per 12,2 milioni di euro saranno finanziati con capitali provenienti da alienazioni di immobili comunali. Nell’ambito del triennio è prevista inoltre la realizzazione di interventi con capitale privato per un importo di 7,3 milioni. Gli interventi ritenuti prioritari tra quelli finanziati per il 2024 sono la manutenzione delle strade, la manutenzione delle scuole, il completamento della scalinata del Passetto, la manutenzione degli edifici pubblici, la riqualificazione di alcuni colombari del cimitero di Tavernelle.

Per il centro cittadino sono previsti interventi di riqualificazione di piazza Stamira e dello scalone Nappi. Per gli impianti sportivi sono previsti vari interventi, tra cui lo stadio del Conero, la piscina di Ponterosso, il Panettone. Per quanto riguarda l’edilizia scolastica, si darà corso al ripristino delle tre scuole chiuse a seguito del sisma del novembre 2022: Podesti, XXV Aprile e Pinocchio. Si darà corso, inoltre, ai primi interventi alla baia di Portonovo, oltre a quelli stagionali, in attesa di acquisire il finanziamento di circa 5 milioni per la realizzazione del percorso pedonale lungo la strada di accesso e la riqualificazione dei Mutilatini, programmate nella seconda annualità.

Particolare rilievo è stato attribuito a un intervento ritenuto prioritario: la realizzazione dell’impianto di cremazione al cimitero di Tavernelle, vicino alla sala del commiato. L’impianto, realizzabile in circa 2 anni, potrà produrre entrate rilevanti per il Comune di Ancona, che potranno essere reinvestite nel miglioramento della manutenzione e della qualità dei tredici cimiteri cittadini.

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