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Nuova antenna 5G in via Fosso:
il sindaco incontra i residenti:
 «Ricorso al Tar e centralina Arpam»

OSIMO - Simone Pugnaloni ieri si è confrontato con i cittadini per rassicurarli sul fatto che la sentenza del 7 febbraio dei giudici amministrativi obbliga il privato a produrre una relazione dettagliata per poter installare l'impianto in luogo diverso da aree pubbliche previste da regolamento comunale. Ai presenti ha poi sollecitato una raccolta firme a supporto della richiesta all'Agenzia per la protezione dell'ambiente di un monitoraggio costante dei campi elettromagnetici

Simone Pugnaloni all’incontro con i residenti di via Fosso a San Biagio preoccupati per l’installazione di un’antenna 5G

 

Il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni, ieri ha incontrato i cittadini residenti di via Fosso a San Biagio per fare chiarezza sulla questione della nuova antenna 5G.« Ringrazio tutti i presenti ed il neopresidente del Consiglio di quartirere Leonardo Puliti per aver organizzato questo momento di confronto. – scrive in una nota Pugnaloni – Ho avuto modo di spiegare che sulla questione antenne, i servizi di telecomunicazione sono stati parificati ad un servizio essenziale come acqua, luce e gas e lo Stato concede agli operatori una via celere e preferenziale. Ho spiegato altresi che il comune di Osimo avendo approvato un regolamento Antenne ha individuato i luoghi pubblici come via principale dove ubicare le nuove antenne, ma contemporaneamente non puo’ obbligare, ma suggerire e caldeggiare questa scelta. Il vantaggio di trovare una soluzione in luogo pubblico determina una certezza per i cittadini , quella di avere poi a disposizione un canone annuo dal privato destinato ad un capitolo di spesa dedicato per il monitoraggio costante dei campi elettromagnetici , anche a richiesta dei cittadini residenti».

Il primo cittadino di Osimo ha ribadito che «il privato invece se sceglie un luogo privato deve produrre una relazione dettagliata perche’ fa questa scelta alternativa. A San Biagio questa relazione non e’ stata prodotta, il privato ha impugnato il diniego del Comune a realizzare l’antenna in sito privato ed ha ottenuto una sospensiva del nostro provvedimento di stop. Per tale ragione poi e’ nato il palo scevro delle antenne forse perche’ per la definitiva installazione si attende la sentenza di maggio. Nel frattempo, buon per noi, il 7 febbraio, il Tar Marche emette una sentenza che dice il contrario della precedente sospensiva emessa sulla questione in favore del privato motivo per cui aveva iniziato l’installazione.- ha aggiunto il sindaco – La nuova sentenza del 7 febbraio obbliga il privato a produrre una relazione dettagliata per poter installare un’antenna in luogo diverso da aree pubbliche previste da regolamento comunale. Per questa ragione anche per San Biagio chiederemo al nostro legale di battersi in sede di giudizio (previsto per maggio) per vincere una battaglia in favore dell’ubicazione della stessa in luogo pubblico».

Nel frattempo a tutela della salute pubblica, vista l’installazione di 3 antenne nell’arco di 500 metri lineari a San Biagio in zona Via Fosso, Simone Pugnaloni chiederà «ad Arpam di installare in maniera permanente una centralina di monitoraggio dei campi elettromagnetici cosi da poter visionare dati in tempo reale e renderli pubblici alla comunita’ di San Biagio. – ha rimarcato – Mi corre l’obbligo di ribadire come il Comune non trae nessun beneficio dall’installazione di un’antenna in luogo privato ed e’ impotente dinanzi la legge dello Stato che spalanca le porte al 5G avendo altresi’ eliminato ogni vincolo sulle distanze e sulla Paesistica e permettendo l’inizio lavori con una sola comunicazione. Ai cittadini presenti che ringrazio nuovamente ho chiesto di effettuare una raccolta firme a supporto della richiesta da fare ad Arpam».

 

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