«No all’impianto agrivoltaico a Chiaravalle». Lo sostiene il presidente del Consiglio regionale Dino Latini che con una delibera a nome dell’Assemblea Legislativa delle Marche, richiede al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di indire una inchiesta pubblica sul progetto teso alla realizzazione dell’impianto e relative opere di connessione nel Comune di Chiaravalle.
Tale impianto era stato ideato per una potenza massima di a 41,54 Mwp con sistema di accumulo elettrochimico di potenza pari a 20 Mw per 4 ore, successivamente è poi stato rimodulato con riduzione di potenza installata a 38,159 Mw più 20 Mw di accumulo elettrochimico. Latini palesa comunque la contrarietà dell’operazione che coinvolgerebbe 53 ettari di terreno lambendo via San Bernardo.
«Si tratta di un progetto particolarmente invasivo verso l’intero territorio sino a Jesi, rispetto al quale non possiamo che essere contrari. L’impianto si estende quanto 76 campi da calcio e conterebbe su 70mila pannelli solari. Si tratta di una operazione che andrebbe ad incidere pesantemente sulla quotidianità dei residenti dell’area e avrebbe conseguenze nefaste anche per l’ambiente», spiega in una nota Latini.
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