Apertura Lazzabaretto e Posabar
entro l’inizio di luglio, aggiudicato
il bar per l’Arena sul Mare

ANCONA - In VI Commissione consiliare, questa mattina, si è fatto il punto su errori materiali nei bandi e ritardi all'avvio dell'attività dei chioschi estivi, luoghi di aggregazione all'aperto per la città durante la bella stagione. Possibili proroghe dei tempi di chiusura

Lazzabaretto alla Mole in una foto del 2019

 

 

La bella stagione è arrivata come la calura estiva ma sono ancora nel limbo i chioschi, punti di aggregazioni dell’Ancona by night. Le aperture sono in ritardo rispetto alla tradizionale tabella di marcia per questioni più o meno burocratiche. La concessione per il Lazzabaretto è stata assegnata dal Comune ma i termini sono slittati perché il bando è stato corretto. Per il Posabar al parco Belvedere di Posatora l’aggiudicazione della gara è stata impugnata al Tar Marche. E’ andato poi deserto il bando per il chiosco ai Laghetti del Passetto mentre scade oggi quello per il bar del Cardeto che è però gestito dall’Agenzia del Demanio. Almeno per il bar dell’Arena sul Mare, al porto antico, ci sarebbero le premesse perché tutto possa filare liscio. Stamattina nella VI Commissione consiliare è stato fatto il punto della situazione, degli errori materiali riscontrati nei bandi per la ricerca dei gestori delle attività di somministrazione di bevande e alimenti, ai conseguenti ritardi che hanno prodotto nell’avvio della movida.

(foto d’archivio)

LAZZABARETTO – La commissione è stata chiesta dalla minoranza di centrosinistra per avere chiarimenti intanto sul bando di co-progettazione del progetto Lazzabaretto estate, prima destinato alle associazioni del Terzo Settore iscritte al Ruts e poi in corso d’opera rettificato per errore materiale «che di fatto nella nuova formulazione ha spalancato le porte a soggetti privati anche del mondo profit. Vorremmo capire che cosa è successo» ha domandato il consigliere Carlo Pesaresi (Ancona Diamoci del Noi). L’assessore Marta Paraventi è tornata a spiegare che il bando è stato solo stato integrato. «Abbiamo offerto la facoltà ai soggetti che intendevano partecipare anche di avvalersi della collaborazione di soggetti profit per migliorare l’offerta. – ha detto – E agli uffici non sono arrivate richieste di delucidazioni sul nuovo bando con mia meraviglia. Alla scadenza del bando è arrivata una sola proposta, quella dell’Arci. Evidentemente il bando era chiaro e agevolava i no profit per potersi avvalere di privati. Certo ci sono stati disagi per l’apertura al 15 giugno, ma l’intenzione dell’Amministrazione comunale è comunque quella di aprire entro il 1 luglio. Con l’Arci tra qualche giorno faremo la conferenza stampa di presentazione del programma».

I lavori stamattina della VI Commissione Cultura presieduta da Angelica Lupacchini

La dirigente ha aggiunto che la possibilità di creare una rete tra associazioni e privati era già prevista e che è stato solo rispettato il Codice degli appalti. La modifica è stata fatta nell’art 8 dove si indicavano le tipologie e l’apertura dal 15 giugno al 15 settembre prevede possibilità di proroghe. Non convinto delle risposte il consigliere Giacomo Petrelli (Pd) che ha eccepito di dare per scontato che la legge sia stata rispettata ma che la correzione dell’errore materiale e l’apertura a soggetti a scopo di lucro «sia stata solo una scelta politica. Aspettarsi richieste di delucidazioni significa che lei assessore era consapevole che ci fosse confusione. L’assessorato alla Cultura ha il record delle bugie, dalla fondazione Muse alla gestione grottesca di questa situazione dei bandi, dall’opposizione devo sottolinearlo. Lei assessore si arrampica sugli specchi per motivare una gestione che ha le caratteristiche di un profilo oltretutto inopportuno dal punto di vista politico».

In maggioranza Jacopo Toccaceli (FdI) si è invece detto divertito: «Tanto tuonò che non piove – ha parafrasato – Da un punto di vista politico voglio sottolineare l’approccio non ideologico di questa maggioranza. Il Lazzabaretto a prescindere che lo gestisca o meno l’Arci è importante per la città e si è scelto di fare un bando per soggetti no profit ma siccome non ci sono preclusioni verso i lavoratori si è aperto anche a partecipazioni del mondo del lavoro». «Siamo alla Commissione Cultura del capoluogo di regione o siamo alla riunione del direttivo del Dopolavoro di Mazzangrugno, con tutto rispetto per Mazzagrugno? – si è domandato scherzando invece Carlo Pesaresi – Qui non parliamo di partenariato pubblico privato ma di co-progettazione. Il bando iniziale era corretto. E’ evidente che possa esserci stato un corto circuito forse indotto dall’esterno per cambiare le modalità del bando in corso d’opera. E questo intervento esterno non posso escludere che sia passato sulla testa dell’assessore. Stiamo parlando della gestione per 5 anni di uno spazio di attività culturale-cinematografica. E se uno spazio del genere, che si trova in un luogo con il monumento più importante di questa città, viene gestito in questa maniera, c’è da preoccuparsi. Significa negare l’evidenza, ritenere che quella modifica non abbia cambiato i contenuti del bando, perché non lo avete fatto fin dall’inizio se non lo volevate aprire subito solo agli enti no profit?»

L’intervento conclusivo è spettato a Francesco Rubini (Aic). «Se il Lazzabaretto doveva diventare un bar commerciale bastava fare una delibera a gennaio. – ha fatto osservare – Se qualcuno invece ha pensato all’ultimo momento di far entrare l’idea dalla finestra non mi sembra che sia un modello virtuoso per governare una città. Siamo al 15 di giugno e il Lazzabaretto è chiuso. Se vi sono decisioni politiche, prendetele e cerchiamo anche di interrompere le pratica di sovraccaricare i dirigenti di scelte politiche. Il bando funzionava ma evidentemente ci sono state interferenze esterne che non ci fanno stare tranquilli».

Il Posabar

POSABAR – Altro bando che ha creato un ‘incidente tecnico’ è quello per la concessione del Posabar al parco del Belvedere di Posatora. In questo caso si è registrata una discrepanza tra il termine ultimo per la presentazione della domanda fissato nella determina all’albo pretorio e quello dell’avviso pubblicato sul sito del Comune di Ancona. ‘Difficoltà interpretativa’ impugnata al Tar Marche dal gestore uscente che non ha potuto partecipare per questo motivo alla gara. «La gestione fin qui portata avanti dal precedente gestore ha visto una grande partecipazione del quartiere, dalle famiglie ai ragazzini. La scelta fatta ora dall’Amministrazione comunale apre ad operatori più strutturati e lo renderà un posto rivolto a un target diverso e meno legato al quartiere. Questo un po’ preoccupa gli abitanti di Posatora» ha ammesso il consigliere Pesaresi.

L’assessore Angelo Eliantonio senza giri di parole ha parlato «di scelta politica chiara e precisa che rivendico. La concessione del chiosco è scaduta nel 2024. Abbiamo deciso di rinnovarla per 9 anni perché si trova in un luogo attrattivo non solo per i residenti, gli anconetani ma anche anche volano per riuscire a che ha anche intercettare persone che arrivano da fuori città. – ha ricordato – Abbiamo pensato di valorizzare il luogo non per la semplice gestione del chiosco per la somministrazione di bevande, ma proprio per il parco urbano che ha un anfiteatro che può ospitare eventi. Abbiamo legato la gestione del chiosco alla pianificazione di eventi per tutta l’estate ad opera del nuovo gestore». La gara è stata indetta il 29 marzo e il 29 aprile sono state aperte le 3 buste pervenute. Per il ‘refuso’ della data il gestore uscente ha fatto ricorso al Tar Marche. L’avvio dell’attività previsto anche in questo caso per il 15 di giugno avrà dei ritardi legati anche all’udienza per la discussione della richiesta di sospensiva al Tar che era fissata per l’11 giugno scorso. «Sospensiva contro l’intimazione del Comune a liberare gli spazi che il ricorrente ha poi ritirato ormai si andrà alla discussione del merito a gennaio 2026 ma questo non inciderà sulla legittimazione della concessione ma probabilmente sulla richiesta di danni per perdita di chance che va motivata» ha evidenziato il dirigente. L’aggiudicazione del bando di gara è stata assegnata anche in pendenza di contenzioso al Tar (è andata a Federico Gasparroni, titolare della discoteca Nyx, ndr). Si stanno rivalutando gli impegni chiesti dalla ditta e ci sarà una rinegoziazione sui tempi. Il gestore assegnatario sembra che si stia orientando per un’apertura i primi di luglio o fine giugno.

Arena sul Mare: si monta il palco (foto Fb Comune di Ancona)

ARENA SUL MARE – Il bar annesso all’Arena sul Mare, al porto antico sarà gestito da Crudo srl. Questa è una certezza. Stamattina la VII Commissione ha votato l’autorizzazione al patrocinio e al contributo tecnico economico per egli eventi ‘Voglio tornare agli anni ‘90’ e per i concerti di Goran Bregović e Serena Brancale, proposte del Flame Festival che si svolgerà a fine luglio all’Arena sul Mare e che comprende anche il concerto di Cristiano De Andrè, unico evento a patrocinio non oneroso per il Comune. Eliantonio in premessa ha ricordato che l’area è di competenza dell’autorità portuale e il Comune per tutto il mese di luglio beneficia di occupazione di suolo pubblico «che ci permette di gestire il cartellone di eventi di grande respiro». Grazie a sponsorizzazioni sono stati raccolti circa 63mila euro ai quali ci devono aggiungere anche 7mila euro che derivano da un avviso relativo alla gestione del bar. Risorse che saranno reinvestite nell’organizzazione degli eventi al porto antico. I 3 eventi sono organizzati dall’agenzia Futura.’Voglio tornare negli anni ‘90’ dj set si svolgerà il 23 luglio e per questo format il Comune metterà a disposizioni le strutture (gli steward sono a carico degli organizzatori). Bregovic e Brancale si esibiranno invece nelle date consecutive del 30 e 31 luglio sempre nell’ambito del Flame Festival e per loro il Comune verserà un contributo economico di 18mila euro per la produzione oltre alla messa a disposizione del palco etc. La delibera è passata con i 4 voti della maggioranza e 2 astensioni di minoranza. Andrà in discussione nella seduta consiliare di giovedì prossimo 19 giugno.

(Redazione CA)

 

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