L’occasione era ghiotta, l’elezione del nuovo pontefice Leone XIV: sapere che il Santo Padre fosse un praticante ed appassionato di tennis non è sfuggita a Carla Saveri, vicepresidente dell’associazione culturale “Club delle Balette” di Jesi. Il suo impegno più che decennale per la promozione della nostra città che si lega alla storia secolare del tennis grazie alle 9 Balette che Jesi possiede ha permesso un incontro a dir poco inaspettato. Insieme al rettore dell’Università Carlo Bo di Urbino, Giorgio Calcagnini è riuscita a consegnare una copia della ricerca sulle balette jesine, autore Marco Doroghini, una versione in inglese tradotta dalla prof. Catherine Farwell, direttamente nelle mani del Santo Padre che ha ascoltato con grande interesse la storia di Jesi.
«Parlare al Santo Padre di questa storia secolare di uno sport che lui ama, e’ stata una esperienza emozionante, l’atmosfera nella sala Nervi e l’immenso messaggio d’amore e di fede che ho respirato renderà indelebile questo incontro» commenta in una nota Saveri, sempre più convinta del ruolo dello sport come messaggio di pace ed integrazione tra i popoli, capace di travalicare le differenze religiose e i nazionalismi.«Il mio impegno non si fermerà qui, sono tante le occasione con cui creare connessioni che spaziano tra cultura storia e territorio, sempre più convita che l’originalità e soprattutto la passione sono i veri motori per alimentare soprattutto verso i giovani la capacità di riconoscere e perseguire un modello di bellezza che noi italiani abbiamo nei secoli prodotto e che in molti nel mondo ci riconoscono, a presto altre novità» garantisce la vicepresidente dell’associazione culturale “Club delle Balette” di Jesi.
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