
La panchine imbrattate con la vernice spray dai vandali si trovano davanti all’antica Fonte Magna, come testimoniano le foto postate sui social dal consigliere Giorgio Magi
Panchine imbrattate dai vandali e staccionate in legno abbattute nell’area verde di Fonte Magna, la storica cisterna romana a ridosso delle mura di Osimo. «Stiamo parlando di uno dei luoghi più rappresentativi di Osimo, uno dei principali biglietti da visita turistici della nostra città, un sito archeologico unico, che dovrebbe essere motivo di orgoglio e non di vergogna. Eppure, basta fare due passi per rendersi conto dello stato in cui versa: scritte ovunque, sporcizia, manutenzione assente. Panchine imbrattate, incuria e il degrado a Fonte Magna sono il simbolo del totale disinteresse dell’amministrazione Glorio verso il decoro urbano e la tutela del nostro patrimonio storico» commenta il consigliere d’opposizione Giorgio Magi (FdI).
Magi ricorda che già alcuni anni fa, il sito era stato vandalizzato, «con scritte sulle panchine e sui totem informativi appena restaurati. Allora si era intervenuti con un’azione di ripristino, annunciando controlli e valorizzazione dell’area. Oggi, a distanza di anni, siamo purtroppo tornati al punto di partenza: l’incuria ha preso di nuovo il sopravvento, segno che manca una gestione continuativa e una visione chiara di tutela. Serve un’amministrazione che metta davvero al centro la tutela, la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio pubblico, non una che si ricordi dei problemi solo a ridosso delle elezioni» conclude la sua critica politica.I precedenti erano avvenuti nel 2016 e nel 2018.
Nel 2016 pentito per aver imbrattato con un complice la facciata di alcuni palazzi del centro di Osimo, le pareti di Fonte Magna, l’antica cisterna romana, dove si narra che abbeverò i cavalli Pompeo Magna durante le guerre civili contro Cesare, e parte delle mura storiche della città, un writer aveva proposto al Comune di risarcire a rate la somma di 1.350 euro, pari alla metà dei costi sostenuti dall’ente per ripulire i monumenti. La vicenda è nota: due giovani osimani, al tempo di 19 e 20 anni, erano stati denunciati dalla Polizia perchè ritenuti gli autori delle scritte con vernice spray, comparse tra 24 e il 28 maggio 2011 in alcuni angoli del centro di Osimo. Li avevano incastrati i filmati registrati dalle spycam pubbliche ed erano partire le denunce del Comune e dei privati danneggiati. Uno dei 2 ragazzi era stato rinviato a giudizio per deturpamento e imbrattamento di beni di interesse storico e sarebbe dovuto comparire davanti al giudice del tribunale di Ancona. Si era invece pentito chiedendo al Comune di poter ripagare il danno con lo sconto del 50%. Era stato firmato l’accordo stragiudiziale ed il giovane era stato ammesso al pagamento di 1.350 euro in 4 rate. Un caso di atto vandalico risolto, ma per tutti quelli rimasti senza responsabilità sono invece il Comune e gli osimani a pagare.
Nel 2018 sei studenti osimani tra i 14 e 15 anni erano stati denunciati d’ufficio e in stato di libertà, dagli agenti del Commissariato di Ps di Osimo per danneggiamento e deturpamento al patrimonio archeologico e storico nazionale. Avevano imbrattato di vernice una panchina e la cartellonistica dell’area archeologica, disegnando svastiche e varie volgarità insozzando di vernice colorata anche Fonte Magna. Il giorno dopo la scoperta dei fatti avvenuta nel mese di maggio, il gruppo di adolescenti si era pentiti dell’atto vandalico. Insieme ai rispettivi genitori questi giovanissimi avevano incontrato il sindaco a palazzo comunale per chiedere scusa e una settimana dopo, proprio per sottolineare il loro ravvedimento, erano tornati con gli operai e i tecnici del Comune di Osimo sulla ‘scena del crimine’ per ripulire la panchina e la cartellonistica sporcate. Ma prima i genitori avevano pagato il conto, versando a ristoro del danno 503,50 euro per la prima ripulitura della vernice fatta con solventi da personale specializzato.
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