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Atti vandalici a Fontemagna:
i ‘writers’ si pentono
e chiedono scusa al sindaco

OSIMO - Stamattina si sono presentati a palazzo comunale da Simone Pugnaloni. Ora andranno a ripulire i luoghi non solo dell'area archeologica ma di tutti quei monumenti che in questi ultimi mesi sono stati presi di mira da vandali. Un casa analogo di ravvedimento era già accaduto nel 2016

Osimo, palazzo comunale

Il sindaco Simone Pugnaloni

Una storia e lieto fine. I vandali ‘writers’ che hanno imbrattato la panchina di Fontemagna sono andati a chiedere scusa stamattina al sindaco di Osimo, accogliendo il suo appello. A darne notizia è stato Simone Pugnaloni. “Proprio ora ho incontrato i giovani che hanno imbrattato Fontemagna.- ha fatto sapere sui social media il primo cittadino di Osimo –  Sono venuti spontaneamente a chiedere scusa alla presenza dei loro genitori. Sono felice che il mio appello sia stato recepito. Per rieducarli alla rispetto della città andranno a ripulire i luoghi non solo di Fonte magna ma tutti quei monumenti che in questi ultimi mesi sono stati presi di mira da atti vandalici”. Ogni atto vandalico pesa sul bilancio comunale e quindi sui costi sostenuti dalla comunità. Non è la prima volta che chi ha pasticciato i muri di palazzi e monumenti cittadini si ravvede e chiede di rimediare al danno. Nel caso precedente, avvenuto nel 2016, in mezzo erano corse le indagini della polizia e le spycam avevano incastrato gli autori del danneggiamento.

IL PRECEDENTE DEL 2016 – Pentito per aver imbrattato nel 2011 con un complice la facciata di alcuni palazzi del centro di Osimo, e le pareti stesse di Fontemagna, l’antica cisterna romana e parte delle mura storiche della città, il giovane danneggiatore nel 2016 aveva proposto al Comune di risarcire a rate la somma di 1.350 euro, pari alla metà dei costi sostenuti dall’ente per ripulire i monumenti. La vicenda è nota a tutti: due giovani osimani, al tempo di 19 e 20 anni, erano stati denunciati dalla Polizia perchè ritenuti gli autori delle scritte con vernice spray, comparse tra 24 e il 28 maggio 2011 in alcuni angoli del centro di Osimo. Visionando alcuni filmati registrati dalle spycam pubbliche, gli agenti del Commissariato erano riusciti a individuarli dai loghi particolari stampati sulle loro T-shirt, fissate dalle telecamere durante il raid, poi ritrovate e sequestrate durante la perquisizione domiciliare insieme alle bombolette di vernice. Erano così partite le denunce del Comune e dei privati danneggiati. Uno dei 2 writers, ammettendo l’errore, si era persino scusato ma era stato comunque rinviato a giudizio per deturpamento e imbrattamento di beni di interesse storico e sarebbe dovuto comparire davanti al giudice del tribunale di Ancona. Vivendo un momento economico difficile, lo street artist pentito aveva chiesto al Comune di poter ripagare il danno con lo sconto del 50% e il dirigente del Dipartimento Territorio, comprendendo la situazione, aveva firmato l’accordo stragiudiziale. Aveva accettato dal giovane il pagamento di 1.350 euro in 4 rate, la prima di 450 euro da versare a fine febbraio 2016, l’ultima di 300 a fine aprile 2016. Per un caso di atti vandalici risolto, però tanti restano ancora senza colpevoli e il Comune paga. Il sindaco Pugnaloni ha risolto l’ultimo episodio in maniera equa, educativa e responsabile.

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