Una nuova perizia per valutare lo status psichico di Besart Imeri, il 26enne macedone accusato di aver ucciso lo scorso 4 gennaio il figlio Hamid tappandogli naso e bocca. A decretare la necessità di una consulenza super partes è stato questa mattina il giudice Francesca De Palma durante l’udienza preliminare che si è tenuta al primo piano del Palazzo di Giustizia. La scelta è arrivata dopo il deposito della consulenza di parte redatta dallo psichiatra Massimo Melchiorre, scelto dalla difesa per stilare una perizia sul 26enne recluso dal giorno della tragedia in carcere. Il consulente dell’avvocato Raffaele Sebastianelli ha rivelato un totale vizio di mente per il killer di Cupramontana. Ora, sarà il ctu del giudice, è stata nominata la dottoressa Francesca Bozzi, a confermare o meno quanto stabilito da Melchiorre. Per farlo avrà 90 giorni di tempo e in questo periodo non dovrà valutare solamente la capacità di intendere e di volere di Besart durante quel tragico 4 gennaio, ma anche l’imputabilità del macedone, ovvero la sua capacità di affrontare il processo. La difesa ha scelto il rito abbreviato che prevede uno sconto di pena in caso di condanna. Il 26enne, durante l’interrogatorio davanti al giudice, aveva detto di aver ucciso il figlioletto di 5 anni dopo le intimazioni di una forza sovrannaturale che per qualche minuto si era impossessata di lui, spingendolo al gesto folle, avvenuto nel sedile posteriore di una Yaris verde parcheggiata proprio davanti casa della famiglia Imeri.
Uccise il figlio di 5 anni, rito abbreviato per Besart Imeri
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