Riqualificazione della Cittadella,
la giunta regionale approva
lo schema di convenzione con il Mit

ANCONA - Servirà a regolare il finanziamento statale, circa 4 milioni di euro, che la Regione Marche ha intercettato per la realizzazione dell’intervento di restauro con miglioramento sismico della rocca cinquecentesca in aggiunta ai 3 milioni di euro regionali per i lavori di recupero delle cortine murarie e di consolidamento del Bastione Gregoriano. L'assessore Francesco Baldelli: «Tappa importante del percorso che porterà al pieno recupero della fortezza»

Francesco Baldelli

 

Pronta per la firma la convenzione tra Regione Marche e Mit per i lavori alla Cittadella di Ancona. «Mettiamo a terra le risorse che abbiamo intercettato per la tutela e la promozione del patrimonio culturale delle Marche, e proseguiamo nel percorso di risanamento di un luogo simbolo dell’identità storico-culturale di Ancona, che vogliamo restituire alla sua bellezza originaria e mettere a disposizione dei cittadini e dei turisti in visita al nostro capoluogo regionale». Commenta così l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Lavori Pubblici, Francesco Baldelli, dopo l’approvazione in giunta dello schema di convenzione tra Regione Marche e Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per regolare il finanziamento statale che la Regione Marche ha intercettato per la realizzazione dell’intervento “Rocca della Cittadella di Ancona – Intervento di Restauro con Miglioramento Sismico”.

«Il restauro e recupero della Cittadella – ricorda in una nota Baldelli – è risultato tra gli interventi sugli immobili di interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico ammesso a finanziamento statale. Nello specifico, si tratta di circa 4 milioni di euro di risorse per l’adeguamento sismico di un’importante sezione della fortezza, che ci consentono di proseguire l’opera di risanamento e rilancio del complesso. Ricordo, infatti, che la Giunta Acquaroli ha già messo a terra risorse per 3 milioni di euro con i lavori di recupero e restauro delle cortine murarie e di consolidamento del Bastione Gregoriano, utilizzando fondi di sviluppo e coesione 2014-20». E’, infatti, già in corso di realizzazione un intervento di recupero e restauro delle cortine murarie comprensivo del consolidamento del Bastione del Cavaliere a Basso, detto Gregoriano – uno dei cinque bastioni che contraddistinguono la struttura – e di rifacimento di porzione del muro ad esedra antistante l’edificio A del complesso, attualmente sede del segretariato Adriatico-Ionico.

Le risorse ministeriali intercettate consentono di realizzare opere strutturali e di finitura con riferimento al fabbricato posto sul lato nord della Rocca costituito da quattro corpi principali oltre a cunicoli ipogei, mura di cinta e aree pertinenziali: verranno eseguiti interventi sulle sottofondazioni, operazioni di ripristino delle lesioni delle murature, sostituzione degli elementi lignei degradati, in particolare di quelli dei solai, interventi di consolidamento degli architravi e la realizzazione della pavimentazione esterna con regimentazione delle acque meteoriche oltre alla sostituzione degli infissi e al rifacimento di tinteggiature e impianti interni.

«La Convenzione con il Mit – conclude l’assessore regionale – è una tappa importante del percorso che porterà al pieno recupero di questa fortezza del Cinquecento, che dall’essere uno dei simboli del profilo di Ancona è finita nell’oblio, quasi indistinta nella confusa boscaglia che appare alla vista volgendo lo sguardo al colle Astagno. Il recupero del patrimonio edilizio storico, oltre a consentire la trasmissione dei valori fra le generazioni, gioca un ruolo centrale nei processi di rigenerazione delle nostre città e dei nostri borghi. Un percorso fatto di concretezza e pragmatismo che la Giunta Acquaroli ha voluto intraprendere sin dal suo insediamento, convinta che soltanto tornando a dare valore alle ricchezze che la nostra regione offre, possiamo costruire un modello di sviluppo per un turismo moderno e sostenibile, oltre ad aumentare il livello della qualità della vita dei cittadini marchigiani» conclude Baldelli.

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