Corse tagliate e conti di Conerobus:
«Se durante l’anno si fanno miracoli,
d’estate c’è pure il piano ferie»

ANCONA – L’ha detto ieri in aula il vicesindaco Giovanni Zinni nel rispondere a una interrogazione del consigliere dem Giacomo Petrelli che riferiva delle segnalazioni dell’utenza Tpl sui tanti disservizi e chiedeva se saranno previsti indennizzi, rimborsi a chi ha pagato l’abbonamento «o se offrirete loro un caffè come avete fatto l'anno scorso». L’assessore: «L'anno scorso ero più sorridente, quest'anno sono tanto più preoccupato»

Giacomo Petrelli

 

«Ho ricevuto tantissime segnalazioni soprattutto da cittadini che usufruiscono del servizio di trasporto pubblico locale su disservizi importanti, sul taglio delle corse per il programma estivo, sullo stato manutentivo dei mezzi e mi chiedo se chi ha pagato l’abbonamento e che anche nel periodo estivo usano i bus, se avranno degli indennizzi, dei rimborsi, dei risarcimenti rispetto a questo taglio o se offrirete loro un caffè come avete fatto l’anno scorso?» Domande che ieri in aula il consigliere del Pd, Giacomo Petrelli ha rivolto al vice sindaco Giovanni Zinni.

Nel rispondere all’interrogazione urgente, Zinni intanto ha ricordato che «c’è una razionalizzazione delle corse estive dovuto a un numero complessivo eccessivo di corse che non è più paritetico all’andamento non solo di bilancio dell’azienda e con il numero degli autisti. Pertanto è di tutta evidenza che se durante l’anno vengono fatti miracoli, d’estate ci sia maggior difficoltà anche con il piano ferie a far quadrare le corse. Dobbiamo smetterla, pur di dire sì a chiunque, di sprecare denaro pubblico in corse che magari servono in maniera meno impellente rispetto ad altri mesi dell’anno. Mi riferisco in particolare anche l’aspetto scolastico. La razionalizzazione delle corse ad esempio sull’1/4 ha portato a un aumento di un solo minuto di intertempo tra 2 corse successive, mentre la linea 2/3 che condivide più di metà percorso sono state cadenzate in maniera alternata per non sovrapporsi e per garantire il servizio all’utenza».

Giovanni Zinni

Ha poi rammentato che «per quanto ad riguarda il calendario estivo ad esempio si è passati da 4 cambi di orario soli 2, ‘scuole aperte – scuole chiuse’. Per fare una riflessione un po’ più profonda: l‘anno scorso ero più sorridente, quest’anno lo sono molto meno perché sono tanto più preoccupato, stavolta non c’è caffè da offrire ma da decidere attentamente che strada prendere dentro il bosco, perché quando uno ha un problema talmente grosso che simbolicamente possiamo farcelo rappresentare da una foresta, si deve scegliere un sentiero. Quello giusto oggi tanto per incominciare ci dice che questa foresta è il piano industriale. Oramai siamo arrivati a un punto in cui il sistema fa fatica a stare in piedi perché i rimborsi dei servizi minimi sono fermi a vent’anni fa perché il sistema in sé forse è difficile che riesca a stare bene in piedi. Un’azienda che ha un andamento economico finanziario, da anni da anni, dove i ricavi sono minori dei costi e questo è il problema centrale un piano industriale dovrà affrontare. Quello che è accaduto quest’estate con una riduzione del 4% delle corse forse è a un tema che dovrà affrontare in pianta stabile il Piano industriale».

Il vicesindaco ha sollevato inoltre la questione «dei mezzi vetusti. Chi ha gestito prima l’azienda ha comprato i mezzi più disparati possibili senza una strategia e oggi abbiamo un parco mezzi talmente differenziato, in parte talmente obsoleto, che sicuramente richiede investimenti. – ha detto – Sono in corsa questi bandi molto lenti per l’acquisizione dei mezzi. Siamo in dirittura d’arrivo sul risposto dell’anello filoviario che è un tema che a me sta al cuore perché io spero che da queso progetto si possa fare questa riforma complessiva del Piano che veda razionalizzazione ed efficienza. E’ importante il tema dell’evasione, dei mezzi, di capire come gestire gli officine ma il primo tema resta quello di cui nessuno si è occupato negli ultimi 10 anni dentro quell’azienda a livello politico , vale a dire che il monte dei ricavi sia in equilibrio con il monte dei costi. Oggi siamo chiamati a fare questo. Sicuramente dall’anno scorso ero più sorridente da far la battuta del caffè quest’anno sono molto meno sorridente, molto più preoccupato perché vedo le difficoltà quotidiane di Conerobus. L’invito che faccio è quello di usare la giusta cautela anche nei messaggi politici perché tutti siamo chiamati non solo salvare un’azienda ma farla arrivare ad essere in grado di giocarsi legittimamente quella famosa gara e ci sarà il 2026. cerchiamo quindi di non perdere la bussola».

«Credo che la bussola l’abbiamo già persa da un pezzo – è stato il commento in volata del consigliere Petrelli – Si tende a caricare le colpe su chi ha preceduto, gli amministratori in grado di gestire la complessità dei problemi trovano soluzioni. Sono 2 anni che lei assessore chiacchiera su questo tema. Oggi mi parla di razionalizzazione? Coneribus sta tagliando almeno 89 corse al giorno e questo impatta sul fatto che i bus sono più pieno, il servizio è peggiore e le problematiche strutturali del bilancio dell’azienda le state scaricando sull’utenza. Mezzi che viaggiano anche senza aria condizionata e volte con i finestrini rotti che non si possono aprire. Ci sono anziani che fanno affidamento sui Tpl per raggiungere l’ospedale, una delle corse razionalizzate che si trovano in difficoltà. Non si può minimizzare sul fatto che 600 corse alla settimana vengono tagliate» ha concluso il consigliere dem.

(Redazione CA)

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