Conerobus è tornata al centro del dibattito del Consiglio comunale di Ancona, oggi pomeriggio, grazie a tre interrogazioni urgenti protocollate dai consiglieri Susanna Dini, Giacomo Petrelli (entrambi Pd) e Maria Grazia De Angelis (FdI). Tre passaggi incentrati sull’assunzione del nuovo direttore generale della società che gestisce il Tpl, di nuovo personale per la stagione estiva e sui rapporti con le sigle sindacali ai quali ha fornio una risposta il vice sindaco Giovanni Zinni. «C’è già un amministratore generale e presidente, serve anche un direttore generale?» ha chiesto Dini cogliendo l’occasione per fare gli auguri di buon compleanno a Zinni. Petrelli ha ricordato invece «i disservizi importanti subiti dalla città nell’estate 2024 e spero che muovendosi per tempo non si arrivi a replicare questa situazione». De Angelis invece ha domandato perché «si sono state sollevate rimostranze sindacali e come intende rispondere l’amministrazione comunale»
Giovanni Zinni ha chiarito subito che «ogni azienda che ha un numero di dipendenti della mole di Conerobus necessita di un direttore generale. Una figura non politica, apicale, professionale che deve dare forma e sostanza agli indirizzi politici dei soci proprietari e alle traduzioni gestionali dei cda. Il presidente del CdA o un ad non possono avere lo stesso ruolo di un direttore del generale. C’è bisogno di un investimento di qualità su Conerobus e quindi l’indirizzo che ha dato l’amministrazione comunale all’azienda è che il bando faccia emergere la ricerca di una persona ad alta professionalità che possa essere il terno sul quale costruire il piano industriale che sta emergendo piano piano in seno all’azienda. Non sono soldi buttati via ma piuttosto sono un investimento di qualità necessario. Si auspica anche che il bando metta in evidenza requisiti importanti per cercare di individuare questa professionalità che aiuti a velocizzare la realizzazione di un piano industriale di rilancio e di preparazione alla gara del 2026 anche se potrebbe essere rinviata».
Sulle assunzioni, il vice sindaco ha ribadito in questo momento di crirticià economico-finanziaria che sta rientrando «fare la assunzioni di 50-60 autisti sarebbe la cosa più difficile da immaginare, non corrisponderebbe a una logica di gestione da buon padre in famiglia per la situazione in cui oggi è Conerobus». E’ comunque già in corso una graduatoria per assunzioni di autisti «che andranno però a coprire il tour over all’interno dell’azienda, quindi non saranno assunzioni in più.- ha evidenziato Zinni – Da questo punto di vista in accordo ovviamente con il sindaco e la giunta, ho proposto invece di fare un altro tipo di lavoro da far diventare proficuo non solo per l’estate m per la preparazione della gara. Penso alla costituzione di un tavolo tecnico che durerà il tempo necessario, attraverso il quale si va a fare uno studio approfondito di tutte le turnazioni, di tutte le corse e del numero degli autisti, di tutti quei meccanismi che incidono sull’offerta complessiva al cittadino, per riuscire a garantire a fronte di un chilometraggio che è parametro finanziario. Insomma un lavoro di cesello immaginando anche l’introduzione di riforme ben precise. Penso ad esempio all’anello filovario che quando diventerà una realtà sarà una riforma ben precisa che inciderà su tutto l’asset complessivo. Al tavolo tecnico dovranno sedere anche i sindacati, la dirigenza di Conerobus, la dirigenza del Comune di supporto» ha aggiunto.
Spetterà comunque al CdA istituire su indirizzo dal Comune, istituire questo tavolo tecnico come luogo di lavoro «dove ognuno dovrà assumersi responsabilità chiare e nette – ha sottolineato Zinni – Non ho voluto polemizzare coi 2 sindacati che fra altre cose con una pessima caduta di stile hanno già giudicato il Pums come un libro dei sogni. Se lo avessero letto avrebbero notato che è un Pums più basico del mondo, con poca fantasia e pochi indirizzi precisi. Consiglio loro di leggerlo. Questo non è il momento delle polemiche perché si sta costruendo a piccole dosi un piano industriale, si sta perseguendo il rimpianamento economico finanziario di Conerobus. Siamo chiamati a fare delle scelte su che modello organizzativo e gestionale, su che servizio offriamo o proponiamo di correggere con la regione nel Tpl». Il vicesindaco h proseguito: «C’è poco da prendersi in giro: ci dobbiamo stiamo tutti, anche i sindacati concorrendo positivamente senza pensare alle pagelle e guardando alla sostanza. Il libro dei sogni di 50, 60, 70 autisti non lo possiamo regalare. Qui si vede chi è in buona fede, chi ama l’azienda e vuole lavorarci e questo vale per tutti, lavoratori, dirigenze, quadri e politici. Il tvolo tecnico sarà il luogo per capire se siamo maturi per un salto di livello o se invece vogliamo continuare a fare la politica come negli anni ’90 quando non c’era il patto di stabilità e le aziende erano sempre con le spalle coperte. Oggi purtroppo è un quadro normativo più ostile per le Partecipate e tocca lavorare in efficientamento». Si è comunque detto ottimista che da questo tavolo tecnico «verranno fuori buone proposte concrete».
Nelle repliche concesse dal vice presidente Francesco Rubini, dai banchi dell’opposizione Susanna Dini ha osservato come «il ruolo dei sindacati è importante in un’azienda come Conerobus come confronto con l’amministrazione comunale. Speriamo che il direttore generale preparerà l’azienda alla gara». Giacomo Petrelli ha invece ribadito che «Conerobus è una Partecipata in equilibrio di bilancio dal 2014 fino al 2021. In più seguito alla pandemia Covid sono arrivati i contributi che di sono stati messi nell’anno 2023. La precedente Amministrazione ha lasciato oltre 25 milioni di euro tra trasporto rapido di massa e piano nazionale per la mobilità sostenibile. Qui ci si lamenta ma non si danno soluzioni concrete. Manca il personale per le riserve e rischiamo di ritrovarci in una situazione come quella dell’anno scorso. E’ inutile parlare di tavolo tecnico, finora cosa avete fatto? Qual è l’indirizzo politico che questa amministrazione dà a Conerobus? I disservizi si vedono bene. Non si possono fare assunzioni perché l’azienda è fragile? – ha domandato il consigliere dem – Potevate già iniziare a ricapitalizzarla, è ora di farlo e si poteva fare ad esempio ragionando anche in termini di come usare gli utili delle altre Partecipate. L’anno scorso avete prelevato 1,5 milioni di euro di utili accantonati a riserva di AnconAmbiente messi nella spesa corrente per pagarci le festicciole quando potevano essere usati in altro modo. Anzicchè fare la paternale del buon padre di famiglia, sarebbe bene capire come organizzare le risorse. La caduta di stile non è dei sindacati ma chi ha potere e attacca i sindacati che rappresentano i lavoratori. Il risultato è che nel frattempo state tamponmando la gestione cercando di tagliare i servizi. Questo è il risultato».
La consigliera di maggioranza Maria Grazia De Angelis ha concluso gli interventi rammentando «le flotte di autobus rimaste in garage per anni perché inutilizzabili» ed ha ribadito che il vice sindaco «tutte le volte che ha parlato ha sempre detto che vuole un tavolo a cui siedano ovviamente anche i sindacati perché la decisione non è solo politica ma è anche dei lavoratori. Loro sono i primi attori ma se l’azienda va male è un po’ colpa di tutti, non solo di chi comanda».
(Redazione CA)
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