I sindacati confermano lo sciopero di 8 ore del 20 novembre dei lavoratori di Conerobus e annunciano un presidio davanti a Palazzo del Popolo, in Largo XXIV Maggio, dalle ore 10 alle 12. «Invitiamo a partecipare tutti i autoferrotranvieri della Conerobus spa e tutti i cittadini – scrivono nella locandina che annuncia la mobilitazione Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Fna e Usb Lp – Servono più risorse strutturali per il settore Tpl, diciamo no alla riduzione di servizi per i cittadini, no alla riduzione del personale. Servono scelte politiche che incentivino l’uso del mezzo pubblico servono turni di lavoro dignitosi ed è ora di cambiare. Facciamo sentire la nostra voce e partecipiamo numerosi».
Le modalità dello sciopero dei lavoratori di Conerobus per il settore trasporto pubblico locale prevedono che il 20 novembre che gli uffici scioperino «per intero turno di lavoro. – si legge nella nota delle organizzazioni sindacali – Le officine rispetteranno i normali turni di lavoro e sciopereranno dalle 9,30 alle 17,30, in questa fascia dovrà essere garantita la presenza di un addetto per i servizi minimi. I settori movimento rispetteranno i normali turni di servizio e sciopereranno dalle 9,30 alle 17,30. Le partenze dai capolinea ,verranno effettuate sino alle ore 9,29, quelle con partenza antecedente tale orario giungeranno al capolinea e l’operatore rientrerà vuoto nel deposito di appartenenza. I lavoratori, terminato lo sciopero, si presenteranno in modo tale che il servizio possa riprendere dai capolinea alle 17,30. Verranno comunque garantiti i servizi per i portatori di handicap, scuole materne ed elementari». Va sottolineato inoltre che le corse con partenza dai capolinea entro le 9.29 saranno regolarmente eseguite. La ripresa regolare del servizio avverrà per le corse con partenza dai capolinea dalle ore 17.30, fino al termine della giornata.
Tra le motivazione della piattaforma rivendicativa i sindacati includono «la riduzione di organico di oltre 54 unità a partire dai prossimi mesi ed il blocco del turnover; l’incertezza delle risorse che dovevano essere stanziate come una tantum dalla Regione Marche e dal Comune di Ancona per l’anno 2024 ma che non sono ancora arrivate e non si è a conoscenza di quando a rriveranno; la richiesta attivazione del Fondo solidarietà per 66 persone, senza darci un piano industriale complessivo, e senza avere certezze di interventi economici concreti della Regione- del Comune di Ancona e/o dei Soci; la mancanza cronica di risorse adeguate dal Fondo Nazionale Trasporti per la Regione Marche, due contratti di servizio inadeguati nelle risorse sottoscritti anni fa, uno tra la Regione Marche e Atm. e l’altro contratto tra Comune di Ancona e Conerobus s.p.a per i Km aggiuntivi, generano perdite ogni volta volta che un autobus esce dal deposito; • Turni sempre più compressi del personale viaggiante e l’aumento del costo dei titoli di viaggio per gli utenti oltre alla riduzione dei servizi per i cittadini».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati