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Fusione Osimo-Offagna,
SI: “Un’altra Battaja del Porco?”

OFFAGNA - Sinistra Italiana attacca i consiglieri osimani Pasquinelli e Catena (ex compagni di movimento) per la mozione "prematura" fatta votare nella Sala Gialla. "L'accelerazione dei tempi rischia di porre sotto un aspetto 'annessionistico' e repulsivo una ipotesi che alla luce dei fatti potrebbe risultare perseguibile” sottolinea il partito

Il Comune di Offagna

Sinistra Italiana attacca dal fronte di Offagna i consiglieri comunali di Osimo Fabio Pasquinelli e Carlo Catena (ex compagni di gruppo de L’Altra Osimo) che mercoledì scorso hanno visto approvare nella Sala Gialla la loro mozione sulla fusione del Comune di Offagna con quello di Osimo (leggi l’articolo). “L’iniziativa, ancora una volta non concordata preventivamente, appare inappropriata e prematura, troppo in anticipo sui tempi naturali dell’iter di questa vicenda, anche se presentata con buoni intenti e il testo finale approvato dal Consiglio Comunale, emendato su proposta del vice sindaco Pellegrini risulta equilibrato e rispettoso dei tempi e della volontà degli offagnesi – scrive SI – Infatti su di una eventuale e molto probabilmente inevitabile fusione con altro Comune limitrofo, la decisione spetterà in prima battuta ai cittadini di Offagna, attraverso l’indizione di un referendum una volta insediata la nuova amministrazione e dopo aver verificato che non esistano ipotesi alternative. L’accelerazione dei tempi rischia di porre sotto un aspetto “annessionistico” e repulsivo una ipotesi che alla luce dei fatti potrebbe risultare perseguibile”.

Il dibattito, insomma, è aperto e si sta arroventando nel borgo medievale  prossimo alle elezioni comunali (leggi l’articolo) e secondo Sinistra Italiana la soluzione già sperimentata in passato “con l’associazione dei Comuni tra Offagna, Polverigi, Agugliano, Santa Maria Nuova e Camerata Picena, peraltro nata sulla traccia di un fortunato progetto di natura turistico-culturale che sarebbe quella più equilibrata perchè tra comuni di dimensioni più omogenee appare oggi compromessa in quanto abbandonata dall’allora amministrazione di Offagna a seguito di divergenze a nostro avviso più di natura personalistica che di reale interesse generale”.

Ma sono mosse pericolose perché un’avance al contrario era stata mossa anche dall’ex sindaco di Offagna, Stefano Gatto per Montesicuro, frazione del capoluogo di regione, “’un’Opa ostile’ – la definisce SI- con la pretesa di inglobarne una frazione insoddisfatta per cui oggi una fusione con Ancona potrebbe risultare in salita. Per questo il dibattito di questi mesi dovrebbe rappresentare la ricerca ponderata e il più possibile serena della migliore opzione per Offagna, evitando di trasformare questo passaggio in una nuova “Battaja del Porco” di cimettiana memoria e del suo messaggio politico, che rappresentò negli anni settanta-ottanta con la nascita del Teatro Popolare di Offagna una stagione di ritrovata identità culturale e di coesione sociale del nostro Comune”.

LA BATTAJA DEL PORCU – ‘La Battaja del porcu’ è il poemetto satirico scritto in vernacolo, negli anni Venti, dall’osimano Benedetto Barbalarga. Racconta di una guerra di confine cinquecentesca scoppiata tra Osimo e Ancona per un suino dorico, che verso il 1477 pascolando, passò il confine osimano, proprio dalla parti di Offagna. Il maiale scatenò la rabbia dell’esercito degli 800 senza testa guidati dal condottiero Boccolino da Guzzone, che sbaragliarono i 4000 anconetani chiamati in battaglia.

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