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Studentato al Cardeto:
ecco il progetto da 10 milioni

ANCONA - L’Università lo ha presentato al ministero per il cofinanziamento. Serve un aumento di cubatura del 10% e il parere della Soprintendenza. Andrà al voto del Consiglio comunale

Il progetto dello studentato dell’Università

Gli spazi interni immaginati dai progettisti

 

di Emanuele Garofalo

Progetto da quasi 10 milioni di euro, 59 posti letto su tre piani e 35 stanze. All’esterno, mattoni a vista, una copertura in acciaio corten per le scale antincendio, all’ingresso una copertura con un grande logo su sfondo rosso dell’Univpm. Ecco la proposta per lo studentato nel Cardeto, all’ex deposito derrate alimentari. Il sindaco Sturani ci provò nel 2005 ma il referendum comunale e la paura che diventasse un albergo fermò tutto. Oggi ci riprova l’Università, proprietaria dell’immobile costruito nel 1950 e in abbandono da anni. Il rettore Sauro Longhi lo aveva anticipato, ed è stato di parola: il progetto è stato inviato al provveditorato per le opere pubbliche lo scorso 17 marzo per ottenere il cofinanziamento al 50% del ministero delle Infrastrutture. Per realizzare il progetto però serve un aumento di cubatura del 10%, necessario per lo più per le scale antincendio, e per questo sarà necessario il voto del Consiglio comunale, come variante urbanistica al piano del particolareggiato del Cardeto. Oltre al verdetto di Palazzo del Popolo, servirà anche il via libera della Soprintendenza ai beni architettonici e culturali: l’edificio è vincolato come bene storico, l’intervento di riqualificazione deve essere vagliato e approvato dall’ente di tutela. Il progetto architettonico è stato coordinato dal professore Gianluigi Mondaini, la proposta prevede 12 stanze doppie al secondo e terzo piano, 11 stanze singole al primo piano, di cui 4 adatte per portatori di handicap, oltre agli spazi comuni come una libreria. Un primo investimento per il rilancio del più grande parco urbano della città con i suoi 35 ettari di terreno, lasciati da anni in abbandono. Un’idea che farà discutere, visto che sulla scia di questi investimenti sul Cardeto, il Comune vuole sponsorizzare l’apertura di una albergo in un altro stabile in disuso, l’ex caserma Stamura, a pochi passi dal faro. Qui si stanno già battendo due comitati cittadini per opporsi alla realizzazione di un hotel sul colle dei cappuccini.

L’inserimento nel parco previsto dal progetto

Interni dei piani superiori

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