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Studentato nel parco, Cardeto Libero:
“Sì, ma questo progetto è impattante”

ANCONA – Il comitato nato per opporsi all’albergo all’ex caserma Stamira interviene sulla casa dello studente proposta dall’Università all’ex deposito derrate alimentari

Il progetto architettonico coordinato dal professore Gianluigi Mondaini per lo studentato nel parco del Cardeto

 

 

“Condividiamo l’idea, ma abbiamo perplessità sul progetto”. Non è un “no” a prescindere come quello all’albergo. Il coordinamento Cardeto Libero, che riunisce le associazioni e movimenti contrari all’hotel all’ex caserma Stamira sul colle dei cappuccini, interviene anche sul progetto di studentato proposto dall’Università in un altro immobile abbandonato del parco, l’ex deposito derrate alimentari, a pochi passi dalla polveriera Castelfidardo. Nel 2005 ci provò il sindaco Sturani a fare di quell’edificio un ostello e finì per scontrarsi con una importante risposta del “No” nel referendum cittadino, oggi le proposte di strutture ricettive sono diventate due. Martedì il voto in Consiglio comunale della variante necessaria allo studentato, serve una deroga al piano del parco per consentire l’ampliamento delle volumetrie del 10% dell’immobile di proprietà dell’Ateneo. L’opposizione si è già schierata contro le proposte (leggi l’articolo). Più possibilista il coordinamento Cardeto Libero, che approva l’idea ma giudica “fortemente impattante” il progetto presentato. “Il coordinamento vuole esprimere sostegno all’idea di realizzare uno studentato all’interno del parco del Cardeto – si legge nella nota inviata a seguito dell’incontro del comitato -. Crediamo, infatti, che avvicinare l’Università e i suoi studenti al centro città sia una scelta di vitale importanza per il tessuto economico e sociale anconetano. Coinvolgere gli studenti nel recupero del Cardeto è uno degli interventi che il coordinamento ritiene maggiormente proficuo ed utile, in particolare nel lungo periodo. Vogliamo, al contempo, esprimere alcune perplessità sul progetto, contribuendo così al conseguimento di una soluzione migliore per tutta la città. La sensazione è che l’amministrazione comunale non abbia una progettualità di medio-lungo periodo sul parco del Cardeto. Molto spesso si lavora e si decide in emergenza, accettando ogni proposta senza valutarla in funzione di una visione complessiva. Pur condividendo l’idea dello studentato, il progetto elaborato dall’Università ci è infatti parso fortemente impattante con il contesto in cui si immerge. Nel valutare un tale progetto è doveroso scegliere la soluzione che esalta maggiormente l’ambiente circostante. L’occasione è unica, per la bellezza del parco e per la sua posizione strategica. Nella relazione elaborata dall’Univpm si afferma che vi sarà l’esigenza di spostare l’ingresso del parco “per permettere un agevole uso dell’edificio”. Abbiamo cercato di capire dove verrebbe posizionato il nuovo cancello, ma la mancata presenza di un rappresentante dell’Università alla commissione non ci ha permesso di comprendere la situazione – conclude il comitato -. Il coordinamento ha già contattato alcuni esponenti dell’Università, rendendosi disponibile per un confronto. In questa occasione cercheremo di chiarire i nostri dubbi e di proporre alcune possibili migliorie al progetto, in linea con l’esigenza di curare e proteggere un Parco che merita il massimo rispetto da parte di tutti, cittadini ed istituzioni. Siamo convinti che, con alcuni precisi interventi, sia possibile realizzare un importante progetto per il Parco del Cardeto, l’Università e l’intera città”.

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