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Spadoni: “Situazione disastrata,
questo pareggio è positivo”

LEGA PRO - Il ds commenta il match contro il Santarcangelo. "Comprendo i fischi al termine della gara, restiamo in debito nei confronti dei tifosi. I pareggi non vanno disprezzati, con un punto a Venezia, Maceratese e Mantova non saremo in zona playout"

Ancona Santarcangelo nelle foto di Cristiano Belfiore

di Giuseppe Giannini

Avanti piano per l’Ancona che ora però non si deve più fermare. Mancano ancora 12 gare al termine del campionato e ci sono 36 punti a disposizione. Ma i dorici, invischiati nei playout, non possono più permettersi passi falsi. Perché il punticino, il primo del 2017, che per mister Giovanni Pagliari e’ d’oro lo diventerà per davvero solo se continuerà la risalita verso la quota salvezza. Intanto è servito alla squadra per muovere la classifica, che resta drammatica, e rappresenta una boccata di ossigeno dopo l’incubo di quattro sconfitte consecutive. Ma è anche un segnale importante per il neo direttore sportivo Giulio Spadoni che è convinto che sia stata imboccata la strada giusta. “Sicuramente la squadra era contratta, soprattutto nel primo tempo, e ci può stare perché dopo sei sconfitte nelle ultime sette partite la crisi era profonda. Ma nel secondo tempo, in particolare nella prima mezz’ora la squadra mi è piaciuta. In un contesto diverso forse avremmo potuto vedere di più ma era importante tamponare l’emorragia perché il rischio era di morire dissanguati”.

Il ds entra nel dettaglio del match chiuso a reti bianche contro i romagnoli e sottolinea gli aspetti positivi. “Chi vive di calcio vive soprattutto di risultati. È inevitabile che la stima dei giocatori sia stata minata. Ma si è visto qualcosa di buono contro il Santarcangelo che ha dei valori e una serenità diversa data anche dalla classifica. Abbiamo trovato una quadratura e non abbiamo subito gol. Adesso dobbiamo lavorare per proporre qualche situazione offensiva in più”.

Mister Pagliari in panchina e terzo da sinistra il ds Giulio Spadoni

Insomma per Spadoni c’è ancora tanto da lavorare ma è anche convinto che in rosa ci siano le risorse per centrare l’obiettivo. “Il nostro potenziale non è ancora espresso ma era necessario ripartire. La situazione era disastrata, dobbiamo lavorare tanto e dobbiamo accettare questo pari perché già questa reazione e’ positiva. Adesso dobbiamo trovare continuità”. Per il direttore è stato un passettino in avanti e tiene anche a ribadire un concetto. “I pareggi non vanno disprezzati perché se le partite perse all’ultimo fossero state pareggiate (come con Maceratese, Venezia e Mantova) l’Ancona sarebbe fuori dai playout”. Poi si rivolge al pubblico presente al Del Conero. “In settimana mi ero appellato all’ambiente e ringrazio i tifosi per averci sostenuto durante la partita dando anche un grande segnale di maturità. Non era scontato e comprendo anche i fischi al termine della gara. Restiamo in debito nei loro confronti ma voglio anche ricordare che i primi delusi quando i risultati non arrivano sono i calciatori”. Chiude ribadendo la piena sintonia con mister Pagliari e la convinzione di poter mantenere la categoria. “Il confronto col mister e’ continuo, ci parliamo anche dieci volte al giorno. Siamo andati a casa insieme dopo la partita. Anche lui ha visto cose positive ma sa che c’è ancora tanto da lavorare per mettere tutti nella migliore condizione. Ci sono potenzialità inespresse e sono convinto che possiamo salvarci altrimenti non sarei venuto”.

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