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Carceri sovraffollate
e alto tasso di recidiva,
Nobili: “Interventi concreti”

ANCONA – Al convegno “Oltre le sbarre” per discutere di volontariato come percorso di riabilitazione dei carcerati, vengono denunciati i problemi dei penitenziari marchigiani. Al tavolo tecnico organizzato dall’Ombudsman hanno partecipato anche il cardinale Menichelli ed il presidente del Consiglio Mastrovincenzo

Da sinistra, Andrea Nobili, Antonio Mastrovincenzo e il cardinale Edoardo Menichelli

 

“Ci troviamo in un momento estremamente complicato anche per il nostro sistema carcerario, caratterizzato da vecchie e nuove criticità. Quello svolto dal volontariato è un lavoro importante, che permette di concretizzare un significativo ponte verso l’esterno”. Così il garante regionale dei diritti, Andrea Nobili, aprendo a Palazzo delle Marche i lavori del tavolo tecnico sul volontariato all’interno degli istituti penitenziari, organizzato con l’obiettivo di rendere possibile la costituzione di una rete che poggi le basi sulla collaborazione e sullo scambio di esperienze. Invito esteso ad associazioni, ministri di culto di diverse confessioni religiose, rappresentanti della stessa amministrazione penitenziaria, assessori e consiglieri regionali.
Entrando nel merito delle criticità, Nobili ha evidenziato che “qualche anno fa, grazie ad alcune misure tampone, il sovraffollamento era rientrato nei parametri della normalità. Oggi, cessati quegli interventi, gli indicatori tendono a segnalare la possibilità di un aumento della popolazione carceraria anche nelle Marche. Il sistema ha delle lacune molto evidenti, i tassi di recidiva sono in Italia tra i più alti in Europa, la finalità rieducativa della pena segna il passo”. Inoltre, il problema dei finanziamenti: “La Regione tenta, per quanto di sua possibilità, di fornire alcune risposte, ma i trasferimenti nazionali sono sempre di meno. Senza risorse vengono meno progettualità e percorsi da seguire, non si possono sostenere strumenti adeguati per le attività trattamentali e per il reinserimento lavorativo”.
Proprio in questa direzione, da parte del Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo, l’impegno di portare all’attenzione dell’Assemblea legislativa le istanze e le proposte provenienti dal mondo del volontariato, nonché la convinzione di sostanziare altre iniziative di sostegno per quanto riguarda le attività trattamentali, ritenute indispensabili: “Dobbiamo dare la possibilità a chi vuole cambiare di poterlo fare. Abbiamo già segnalato numerosi problemi attraverso una mozione approvata dall’Aula, continueremo a monitorare la situazione e ad intervenire affinché nei capitoli del bilancio regionale non vengano a mancare risorse in questa direzione”. Dopo una disamina del Garante sulla situazione dei diversi istituti penitenziari marchigiani, le esperienze dei partecipanti all’incontro ed i molteplici problemi incontrati nel corso del lavoro quotidiano, nonché la richiesta di attivare interventi concreti.
Presenti anche il consigliere regionale Gianni Maggi ed il cardinale Edoardo Menichelli che ha focalizzato l’attenzione sul volontariato come fattore educativo, sorretto da motivazioni personali e pubbliche. “E’ fondamentale – ha detto – rovesciare la cultura della pena totale, della repressione, del marchio di Caino. Dobbiamo far capire, intervenendo a partire dalla scuola, che la pena non basta. Il volontariato non può essere interpretato come supplenza. Va motivato umanamente e socialmente”. Al termine dei lavori l’impegno di attivare nuovi momenti di confronto.

I lavori del tavolo convocato dal garante dei diritti regionale

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