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Lo sport fattore di sviluppo economico
e di coesione sociale

FABRIANO - ll convegno promosso dalle Fondazioni Merloni e Cardinaletti propone idee ed esperienze per trasformare l'attività agonistica e fisica in un elemento capace di creare ricchezza per il territorio. Lanciato il progetto dell'ecopalestra all'aperto a Genga, per produrre energia mentre ci si allena lungo percorsi turistici

Il tavolo dei relatoti al convegno promosso dalla Fondazione Merloni “Lo sport fattore di crescita economica e coesione sociale”

 

«Ripensare lo sport come tessuto connettivo, su cui costruire progetti che rianimino territori e comunità, integrando le loro economie per riprendere progressivamente il sentiero dello sviluppo». Queste le parole del presidente della Fondazione Aristide Merloni, Francesco Merloni in apertura del convegno “Lo sport fattore di crescita economica e coesione sociale”, che si è svolto questa mattina (11 febbraio) a Fabriano all’Oratorio della Carità. Un cambio di prospettiva rispetto al modo di guardare allo sport, che passa anche attraverso progetti specifici, in primis quelli che riguardano l’integrazione di sport e turismo. Una prima idea operativa per concretizzare questo connubio è stata lanciata proprio durante il convegno. È l’eco-palestra all’aperto, la prima in Italia, da realizzare a Genga, creando un sistema di percorsi sportivi e turistici che comprendano strumenti in grado di trasformare l’energia cinetica in energia elettrica. Un’opportunità, ha affermato Giuseppe De Rita, presidente del Censis «per unire il bisogno di una attività fisica tagliata su misura per le esigenze individuali, con l’inserimento in un contesto sociale e naturale più ampio».

A susseguirsi nell’arco della mattinata, le relazioni degli esperti e le testimonianze dal mondo dello sport, tra cui quella l’olimpionico di pallavolo Andrea Zorzi e di Giorgio Scarso, vicepresidente del Coni e presidente della Federscherma. Gli interventi sono stati affidati a Andrea De Rita del Censis, Andrea Cardinaletti della Fondazione Gabriele Cardinaletti ed a Gian Luca Gregori, pro rettore dell’Università Politecnica delle Marche, che hanno dato una visione a 360 gradi del mondo dello sport: dal suo radicamento territoriale, alla necessità di garantire sostenibilità economica ai progetti e di inserire gli eventi sportivi in una strategia di mercato dai risultati misurabili per il territorio. Priorità assolute: programmazione e organizzazione delle attività passando per il conseguimento degli obiettivi senza scorciatoie , come insegna lo sport, dimostrando di essere i migliori Tutti gli interventi hanno sottolineato l’importanza, di sfruttare appieno la dimensione comunitaria e locale dello sport, superando l’enfasi sulle grandi strutture per valorizzare le aree verdi urbane e il paesaggio, e di incentivare la polisportività, l’integrazione tra diversi sport e anche tra diversi settori, come la cultura e la formazione.

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