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Asfalto del viale fatto a metà
e spycam spente,
Forza Italia: “Il Comune dica la verità”

ANCONA – Il gruppo di opposizione denuncia la “politica degli annunci” della giunta. Sotto accusa i lavori del viale, quelli dell’asse, la videosorveglianza e il raddoppio della statale 16

I rappresentanti di Forza Italia Ancona, da sinistra: Antonella Andreoli, il consigliere Daniele Berardinelli, Vincenzo Rossi

 

Quattro punti che nell’agenda della giunta sono spuntati alla voce “risultati”, e invece per l’opposizione sono mezze verità. Lavori del viale, asse nord sud, videosorveglianza e grandi opere, per Forza Italia sono solo “annunci”. “La giunta sta facendo campagna elettorale o vuole dare informazioni ai cittadini? Perché di quello che dicono c’è poco di fatto concretamente”, attacca il capogruppo Fi Daniele Berardinelli. Si parte dall’asfalto del viale della Vittoria. Lavori lasciati a metà. “Il viale è stato riaperto sì, ma manca ancora da asfaltare il tratto tra lo stadio Dorico e il Passetto, poi dovranno stendere anche il tappetino di usura. E’ un lavoro progettato con i piedi e mi chiedo quando andrà a finire, e saranno rispettati i tempi del capitolato d’appalto?”, incalza Berardinelli. I lavori infatti sono stati spezzati in due appalti: il primo riguarda appunto l’asfalto da via Vecchini al Dorico, il secondo fino al Passetto. La seconda aggiudicazione però è ancora ferma in fase di gara, se tutto filerà liscio finirà in autunno. Nel secondo tratto poi, i lavori saranno più “leggeri”: non si andrà a scavare fino a 40 centimetri di profondità come è stato fatto finora, ma ci sarà solo una fresatura superficiale. Stesso discorso per l’Asse nord sud. “Ricordo che i giunti dovevano essere completati entro Natale 2015 e invece sono finiti questa settimana. Ma a parte questo, dove è finito l’intervento da 250 mila euro per la messa in sicurezza dei guardrail?”, chiede Berardinelli. Ancora, il caso spycam. Quelle che ci sono dal 2011 non funzionano e il Comune ne sta montando di nuove (leggi l’articolo). L’avvocato Antonella Andreoli, che per prima aveva denunciato lo sfregio alla Fontana delle 13 Cannelle, è senza parole. “Ma come? Le videocamere erano spente, e nessuno se ne è accorto? E’ gravissimo. Oltretutto il garante della privacy già dal 2010 consente ai Comuni per motivi di sicurezza di tenere le immagini per 7 giorni, non usino la scusa che devono cancellare le immagini dopo 24 ore”, commenta Andreoli. Infine, il raddoppio della statale 16. Primo stop dal Consiglio superiore dei lavori pubblici (leggi l’articolo), il ministro Delrio aveva promesso l’appalto entro l’anno. “Qui non mi stupisco, lo avevo detto che era tutto da decidere. Mi chiedo però con che faccia Delrio e Nencini abbiamo potuto dire che era tutto pronto” conclude Berardinelli.

(E. Ga.)

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