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Furto con spaccata da Stura: spariscono
smartphone e overboard per 5mila euro

FILOTTRANO – Stanotte alle 2.30 i ladri hanno anche bloccato con una spranga la porta di ingresso del palazzo di via dell’Industria, dove si trova il negozio, per non far uscire i condomini. Il titolare: “Mi hanno rubato la merce ma non la voglia che ho di lavorare anche 12 ore al giorno”

Furto da Stura Elettrodomestici in via dell’Industria a Filottrano: ecco cme si presentava il negozio stanotte

di Maria Paola Cancellieri

Furto con spaccata di telefonini da Stura Elettrodomestici, nel negozio di via dell’Industria a Filottrano. E’ il secondo  che l’azienda subisce nell’arco di appena 2 anni nei diversi punti vendita. Stanotte il bottino di cellulari è stato più magro, si aggira sui 4.600-5000 euro, rispetto a quello raggranellato dai banditi nello store di Padiglione a Osimo, quantificato nel 2015 in circa 40.000 euro (tra pc, cellulari e tv). Ma i danni alla vetrina, proprio come nel primo episodio, si aggirano su altri 3.000 euro coperti da polizza assicurativa.

“Verso le 2.30 di stanotte è scattato l’allarme e sono accorsi i carabinieri di Filottrano e Castelfidardo che stavano svolgendo un servizio in zona – racconta il titolare della catena, Rossano Stura – Il sistema d’antifurto con il nebbiogeno che avevamo montato dopo il furto nel negozio Osimo è stato una salvezza perché ha limitato l’azione dei ladri essendosi attivato subito. Prima che il locale venisse invaso dal fumo, però, gli sconosciuti hanno arraffato in tutta fretta 12 telefonini costosi di ultima generazione sistemati sulle mensole in vetro a ridosso della vetrina scardinata con una lastra di marmo prelevata da qualche cantiere edile della zona. Il marmo è stato utilizzato a mo’ d’ariete per far cedere gli elementi che bloccavano la vetrina. Il vetro antisfondamento non si è infranto, l’infisso ha ceduto”.

Non si può escludere che la banda sia la stessa che tre notti fa ha colpito a Maiolati Spontini (leggi l’articolo). Di sicuro è entrata in azione come un commando militare, in maniera chirurgica e velocissima, come se, grazie a un sopralluogo precedente, sapesse come muoversi. “Oltre ai 12 telefonini del valore di mercato circa 4.000 euro – prosegue il titolare del negozio – si sono portati via anche un overboard che costa 300 euro e un fondo cassa di altri 300 euro. E poi quando è scoppiato il nebbiogeno, nell’atto di uscire dal negozio uno di loro deve aver urtato un estintore che cadendo su una lavatrice-asciugatrice l’ha danneggiata”. Sembra essere stata studiata a tavolino anche la fuga.

“I banditi sono fuggiti dal retro del negozio su una strada secondaria dove non ci sono abitazioni. Abbiamo trovato la rete di recinzione tagliata, e per questo motivo non ci sono testimoni  – spiega ancora Rossano Stura – Il nostro negozio, tra l’altro, non ha telecamere esterne perché si trova al piano terra di un condominio. Per evitare che qualcuno dei condomini uscisse dal palazzo proprio mentre il manipolo di uomini era all’opera, il portone di ingresso è stato bloccato con una spranga di ferro. Appena è scattato l’allarme sul mio telefonino, infatti, avevo subito contattato un residente del condominio per chiedergli di andare a vedere che cosa stava succedendo, ma lui non è riuscito a uscire dal palazzo proprio per questo motivo. Insomma avevano previsto proprio tutto. Sono coperto da assicurazione ma ogni volta è la stessa storia. L’amarezza c’è: mi hanno portato via la merce ma non riusciranno a portami via la voglia che ho di lavorare anche 12 ore al giorno, di far crescere la mia azienda con tanti sacrifici. Questo non riusciranno mai a farlo”.

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