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Crisi Ragaini, il 4 agosto via ai licenziamenti
Sit in e incontro in Regione

ANCONA – Picchetto stamattina in piazza Cavour dalle 9.30, i sindacati hanno incontrato il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo per scongiurare i 166 esuberi annunciati. “Andremo al ministero dello sviluppo economico”

La protesta di stamattina in piazza Cavour

Si avvicina la scadenza del 4 agosto, il termine della procedura di licenziamento che può significare la perdita del posto di lavoro per 166 lavoratori alla Ragaini Radiatori di Loreto. Stamattina seconda giornata di sciopero dei lavoratori, dopo il picchetto in piazza Cavour davanti agli uffici del Consiglio regionale, i sindacati e la Rsu sono stati ricevuti dal presidente dell’assemblea legislativa Antonio Mastrovincenzo. Presenti i segretari Danilo Capogrossi (Fim Cisl), Tiziano Beldomenico (Fiom Cgil), Filomena Palumbo (Uilm Uil) e circa 60 lavoratori dell’azienda. Punto fondamentale su cui aprire la trattativa è la revoca della procedura di licenziamento per i 166 dipendenti su 320 impiegati, trovando insieme soluzioni condivise alla ricerca di una soluzione al problema degli ammortizzatori sociali in scadenza entro la fine dell’anno, oltre che alla ricerca di soggetti imprenditoriali interessati a rilevare l’azienda. Il presidente Mastrovincenzo ha espresso la volontà di discutere in aula già il 27 giugno le due mozioni a firma dei consiglieri Eleonora Leonardi e Boris Rapa, presenti all’incontro di oggi, per istituire un tavolo di lavoro territoriale e per discutere la vertenza davanti al ministero dello Sviluppo Economico.

Da sinistra, Leonardi, Mastrovincenzo e Rapa all’incontro con i lavoratori Ragaini

I sindacati hanno chiesto la presenza dell’assessore regionale al Lavoro Loretta Bravi nei prossimi incontri in Regione con l’azienda, accusando la società finora di essersi “sempre sottratta ad una discussione seria”. Venerdì 23 giugno è invece previsto l’incontro dei rappresentanti sindacali con il Prefetto di Ancona. In quattro punti l’impegno preso dal presidente Mastrovincenzo, pienamente condiviso dai consiglieri Rapa (la sua mozione porta anche le firme di Busilacchi e Marconi) e Leonardi. “Inseriremo la discussione dei due atti all’ordine del giorno del prossimo Consiglio – ha sottolineato – con l’obiettivo di fonderli in una risoluzione unitaria. Inviteremo la giunta a continuare a seguire l’evolvere della situazione e ad attivare un coinvolgimento diretto del ministero per lo Sviluppo Economico”. Mastrovincenzo ha posto quindi l’attenzione sulla possibilità di verificare “l’esistenza di eventuali soggetti interessati a rilevare l’azienda” e su quella di poter fare ricorso a nuovi ammortizzatori sociali. Da ultimo, il presidente ha comunicato che invierà una lettera all’azienda con la richiesta di ritornare sui propri passi in ordine agli annunciati licenziamenti. “Si tratta di una situazione – ha concluso – particolarmente delicata che rischia di ipotecare il futuro della Ragaini, con ripercussioni notevoli sul tessuto produttivo e sociale del territorio”.

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