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Stangata sui pescatori:
280mila euro di multe
per un giorno di lavoro in più

ANCONA – Settantaquattro pescherecci della marineria anconetana sanzionati. Coldiretti Impresapesca: “Assurda vicenda burocratica di cui non hanno colpa, chiediamo l’annullamento delle sanzioni”

Il molo pescherecci del porto di Ancona

I settantaquattro pescherecci della marineria di Ancona sono stati multati, ognuno con sanzioni da 4mila euro, per quella che Coldiretti Impresapesca chiama una “assurda vicenda burocratica, della quale non hanno sostanzialmente alcuna colpa”. Il fatto risale ai primi di maggio, quando i compartimenti di Rimini e Pesaro hanno chiesto una deroga per pescare un giorno in più, concessa dal Ministero. Il compartimento di Ancona ha considerato che la deroga, come prassi, valga per tutte le marinerie, e il Consorzio ha autorizzato tutte le barche ad andare in mare per quattro giorni di lavoro settimanale. In ogni caso, per rispettare le regole, è stato deciso comunque di “recuperare” il giorno in più di pesca effettuato, fermandosi un giorno in più la settimana successiva, avvisando la Capitaneria di Porto. Succede però che la comunicazione viene effettuata il 4 maggio, giorno festivo per il patrono di Ancona, e viene ricevuta dagli uffici della Capitaneria solo il giorno dopo, quando i pescherecci sono già in mare dall’alba. La Capitaneria teme che l’azione possa non essere ammissibile e, interpellato il Ministero, ci sono diverse interpretazione della norma. Fatto sta che l’esito finale sono state multe per oltre 280mila euro all’intera marineria dorica, a cui si aggiunge la penalità di punti sulla licenza e l’esclusione dall’erogazione di fondi comunitari. “Una vicenda kafkiana che ha portato la marineria dorica a subire una vera propria stangata, con la beffa che il giorno di pesca in più effettuato era stato comunque recuperato – spiega Tonino Giardini, responsabile di Coldiretti Impresapesca -. Da qui la nostra richiesta alla Capitaneria ed al Ministero al fine di annullare i verbali e le conseguenti sanzioni, assolutamente ingiuste come hanno confermato i legali del Consorzio dorico, Cogevo Ancona, la cui interpretazione rispecchia anche la nostra valutazione”.

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