di Federica Serfilippi
È entrato in casa della sua ex fidanzata sfondando la porta. Poi, con un coltello, ha aggredito lei e un suo amico con cui stava trascorrendo la serata. Infine, si è lanciato dal balcone per farla finita. Sarebbe questa la sequenza del dramma andato in scena ieri sera, attorno a mezzanotte, in un appartamento di via Podesti, a Senigallia. L’aggressore è morto sul colpo. Si tratta del 22enne senigalliese Alessandro Piolo. Le due vittime sono tuttora ricoverate all’ospedale locale.
Lei, coetanea del suo ex fidanzato, è stata colpita da tre fendenti, nella parte superiore dell’orecchio sinistro e ad una spalla. Ferite lievi, dichiarate guaribili in una decina di giorni. Più gravi le condizioni dell’amico, 26 anni. Il ragazzo si trova in prognosi riservata, dopo essere stato sottoposto ad una delicata operazione chirurgica durante la notte effettuata per cercare di ridurre una lesione polmonare.
Non è comunque in pericolo di vita. Al momento dell’assalto, nell’appartamento era presente la mamma della giovane. La procura sta indagando sul movente, anche se la pista più plausibile è quella passionale. Sembra, secondo una prima ricostruzione, che il 22enne non avesse mai digerito la fine della relazione con la giovane, conclusa pochi mesi fa. La procura non ha alcun dubbio sulla volontarietà del gesto estremo compiuto dall’assalitore. Numerosi testimoni, tra residenti e passanti, l’avrebbero visto gettarsi dal balcone e cadere a terra. Il pm Ruggiero Dicuonzo ha già disposto sul ragazzo l’esame autoptico che verrà svolto nei prossimi giorni. Un atto necessario, anche perché sul corpo del 22enne sono state trovate della ferite. È probabile che all’interno dell’appartamento sia avvenuta una colluttazione e che la ragazza e il 26enne abbiano cercato in tutti i modi di difendersi dalla violenza dell’aggressore. Un giovane con alle spalle qualche guaio con la giustizia e l’ossessione di voler tornare a tutti i costi con la sua ragazza. Da qualche giorno, secondo quanto rilevato da polizia e carabinieri intervenuti in via Podesti, aveva iniziato a renderle la vita impossibile, tanto da costringerla a chiudersi in casa. Ieri, una dedica all’amor perduto stampato sulla sua pagina Facebook, poi la follia.
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Ma…dove andremo a finire!!? Non si discute più ,violenza , solo violenza , questo è l’unico linguaggio .