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Ondata di calore:
picco di accessi ai pronto soccorsi

SANITÀ - Le temperature torride hanno determinato un maggior ricorso alle strutture Asur. Il direttore Marini: "Fronteggiata l'emergenza con professionalità"

(Foto d’archivio)

 

 

Emergenza caldo, boom di accessi ai pronto soccorsi. Si parla di una forbice tra il 20 e l’80 per cento al giorno in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a seconda delle diverse aree vaste. Ad affermarlo il direttore generale Asur, Alessandro Marini.  «La recente ondata di calore ha provocato, nel sistema sanitario e socio sanitario della nostra regione, un carico assistenziale decisamente superiore alle previsioni, toccando picchi di accessi superiori a quelli che si verificano nelle epidemie influenzali stagionali. Nonostante ciò – sottolinea Marini – le strutture ospedaliere e territoriali tutte stanno, con grande sforzo e professionalità, dando una risposta alle centinaia di persone che accedono ai pronto soccorsi o ambulatori, nonostante in alcuni casi sia già operativo il piano ferie per i dipendenti».

Il dg Asur Marche, Alessandro Marini

Numeri alla mano, Marini parla di accessi superiori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno per numeri variabili tra i 20 e gli 80 in più al giorno, a seconda delle diverse aree vaste. «In alcune fasce orarie – illustra Marini – soprattutto nelle ultime giornate, il numero elevato di chiamate al 118 (dal 10 al 30% in più rispetto all’atteso) ha pertanto obbligato ad utilizzare i mezzi o piuttosto le lettighe per trasportare i malati anche quelle facenti parte dei piani di maxi afflusso».

In particolare le chiamate al 118 della provincia di Ancona sono state il 17 per cento in più dello stesso periodo dell’anno precedente, con un aumento dei codici bianchi del 43 per cento. Inoltre il numero delle chiamate e consigli telefoni sono state 1398.

Nella provincia di Macerata, nello stesso periodo dell’anno precedente, 30 per cento in più di chiamate al 118 per codici bianchi. «Un’emergenza – riprende ancora Marini – che si è riusciti a gestire grazie al piano assunzioni, previste e già in organico per l’anno in corso. Per esempio nell’Area vasta 5 sono previste, per il pronto soccorso, 13 assunzioni in più, delle quali 8 già in servizio e una, la sedicesima, che si aggiungerà alle 15 già in servizio a San Benedetto e 15 ad Ascoli. Ulteriori unità – conclude – saranno inserite non appena individuati medici specialisti attualmente non presenti in ambito regionale e nazionale, con molti bandi andati deserti. Oltre ai pronti soccorso rimangono stabili le attività domiciliari che vengono garantite negli stessi numeri».

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