Scoperto e identificato l’autore dei ripetuti danneggiamenti alla Chiesa di San Carlo Borromeo (leggi l’articolo) e alla Chiesa di San Sabino (leggi l’articolo) nonché all’autovettura Volkswagen Golf di Don Paolo Sconocchini, parroco del San Carlo, alla quale era stato mandato in frantumi il lunotto posteriore, mentre era parcheggiata sul piazzale Rossini. Dopo indagini accurate ma velocissime, il comandante della Stazione carabinieri di Osimo, il maresciallo Marcello Iarba, in sinergia con il maggiore Raffaele Conforti, vertice della Compagnia di Osimo, ha risolto il giallo dei danneggiamenti alle due chiese, denunciando un operaio osimano, S.C., 36 anni, con qualche problema di sofferenza psichica, per il reato di danneggiamento aggravato e continuato.
Il maggiore Raffaele Conforti (a sinistra) con il maresciallo Marcello Iarba, comandante della stazione carabinieri di Osimo
Il giovane è già noto alle forze dell’ordine per vecchi episodi di aggressioni immotivate, anche con l’uso di coltello, tutti denunciati dalle vittime. Gli investigatori sono arrivati a lui grazie alla collaborazione dei sacerdoti, all’acquisizione dei tabulati telefonici e alla fondamentale visione dei filmati della videosorveglianza comunale e delle telecamere esterne dell’Iss Maria Laeng, attiguo alla chiesa del San Carlo Borromeo, i militari sono riusciti ad immortalare una Fiat Punto grigia e Fiat Panda azzurra. Da lì sono risaliti al presunto autore dei fatti, ora accusato di aver provocato danni quantificati in 20.000 euro circa a seguito degli episodi di danneggiamento dei luoghi di culto verificatisi nel comune di Osimo dall’11 agosto al 29 settembre 2017
Al 36enne sono stati addebitati gli episodi di danneggiamento alle vetrate sacre a mosaico delle due chiese, accertati nei mesi scorsi, l’11, il 19, il 21 ed il 29 agosto alla Chiesa San Carlo Borromeo; nella nottata tra il 27 e 28 agosto alla Chiesa di San Sabino con episodi reiterati e successivi del 30 agosto, del 7 e del 13 settembre. Sempre nella giornata del 13 settembre è stata danneggiata inoltre la Volkswagen Golf di proprietà e in uso a don Paolo e lo scorso 28 settembre la chiesa San Carlo Borromeo ha subito l’ennesimo danneggiamento. Prelevato nella sua abitazione e condotto nella caserma dei carabinieri di via Saffi, dopo la contestazione dei fatti, il 36enne ha ammesso le proprie colpe, iniziando a farneticare, senza fornire alcuna logica motivazione, ma davanti agli investigatori avrebbe affermato di essere stato indotto a compiere i reati sotto l’influsso di ipotetiche influenze spirituali. Pertanto, in considerazione dell’evidente stato confusionale e del suo disagio psichico, dopo la segnalazione, per il giovane il maresciallo Iarba ha richiesto l’intervento dei Servizi Sociali e al Centro di Salute mentale di Osimo per aiutarlo ad essere curato e ad alleviare le sue sofferenze. Alla prefettura e’ stato inoltre chiesto di valutare la sospensione della sua patente di guida.
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Scusate ma metteteli dentro però altrimenti non si risolve niente credo e