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Sicurezza via Whatsapp,
nasce la chat
dei commercianti con la polizia

ANCONA – Progetto pilota con 35 imprenditori che hanno aderito all'idea: con un messaggio potranno segnalare pericoli e disagi agli agenti della squadra volante. Il questore Capocasa: “Comunità virtuale per rafforzare la lotta al degrado”. Mancinelli: “Non soffiamo sulla paura, facciamo passi concreti”

di Federica Serfilippi

Una chat condivisa tra commercianti, imprese e polizia per rafforzare la sicurezza su tutto il territorio. Si chiama “Cittadini dalla spunta blu” il progetto concepito due anni fa dalla Confartigianato e dalla Questura per consentire una maggiore collaborazione tra le forze dell’ordine e tutta la cittadinanza. Basterà un messaggio, inviato su una chat di Whatsapp, per segnalare eventuali disagi o situazioni che potrebbero necessitare l’intervento della polizia. I messaggi, moderati da Marco Pierpaoli, segretario Confartigianato, verranno direttamente segnalati ai vigili urbani o agli agenti delle Volanti, pronti ad intervenire sul posto. Nel gruppo social saranno presenti 35 commercianti, tutti quelli che – dopo un attento training e la sottoscrizione di un protocollo – hanno aderito al progetto. Saranno loro, tramite la chat social, ad essere le sentinelle della legalità. «L’iniziativa – afferma il questore dorico Oreste Capocasa – sfrutta la messaggistica istantanea per creare una comunità virtuale che mira a fortificare la sicurezza in tutti i quartieri della città. Grazie alla partecipazione dei vigili urbani, un grande impegno verrà riservato all’abusivismo e al degrado urbano, due questioni che in questo momento richiedono molta attenzione, anche grazie al decreto Minniti».

Il segretario di Ancona Confartigianato Marco Pierpaoli con la dirigente della squadra volante Cinzia Nicolini

Soddisfazione espressa anche dal sindaco Valeria Mancinelli: «Attorno al tema della sicurezza, gli atteggiamenti sono due: c’è chi soffia sul fuoco, alimenta l’esasperazione e la paura, non facendo nulla per provare ad attenuare i problemi. E c’è chi invece prova a fare attivamente qualcosa che consenta dei passi in avanti. In questo caso, sono l’Amministrazione comunale, la polizia, i vigili urbani e un’organizzazione di imprese». Vittorio Rizzi, direttore centrale anticrimine: «Iniziative come queste meritano un plauso particolare, perché puntando sulla sicurezza e sul capitale umano, permettono di creare una rete che faccia da connettore tra le segnalazioni dei cittadini e le forze dell’ordine». Il connettore è rappresentato da Pierpaoli. Sarà lui a moderare la chat, filtrare le segnalazioni e inviarle, qualora fosse necessario, agli agenti. Il progetto, elaborato quasi a costo zero, è ufficialmente attivo da oggi. I 35 imprenditori, divisi in tre macro aree della città (dalla Flaminia fino alla zona iniziale del Conero) sono stati selezionati e formati su come, cosa e quando segnalare alla chat istituita ad hoc non solo per massimizzare la sicurezza, ma anche per diffondere in modo capillare il senso civico nel capoluogo di una provincia che si colloca al ventesimo posto (su 103 in Italia) per dispiegamento di pattuglie su tutto il territorio.

Da sinistra, il presidente Cgia Graziano Sabbatini, il sindaco Mancinelli, il direttore centrale anticrimine Vittorio Rizzi, il questore Oreste Capocasa, il direttore servizio controllo territorio Maurizio Vallone

La disposizione sul centro città di alcuni dei 35 imprenditori aderenti al progetto “Spunte blu”

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