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Ancona, che batosta!
Al Del Conero vince il Castelplanio

PRIMA CATEGORIA - Clamoroso crollo interno dei dorici. Decisiva la rete di Cocilova dopo soli cinque minuti

 

Le squadre al centro del campo

 

di Giuseppe Giannini

L’Ancona crolla in casa contro il Castelplanio. Basta l’acuto di capitan Cocilova ad affondare il team capace di vincerne tre su tre segnando sei reti e subendone zero. Ma dopo il gol a freddo gli ospiti non rinunciano a giocare e si aggrappano ad un super Morresi. Il portiere delle Torri chiude la saracinesca e para tutto il possibile. E anche di più. Pure i dorici ci mettono del loro sbagliando troppo sotto porta. E ci si mette anche la sfortuna. Prima con l’infortunio di un pilastro come Mandorino. Poi sotto forma di traversa nega il gol del pari a Rossi in incursione in area nel finale di partita. Ma mancano i colpi dei giocatori chiave. Perché Colombaretti, decisivo nell’esordio a Falconara, sciupa una occasione clamorosa nella ripresa. Mastronunzio fa un gran lavoro ma non trova mai i tempi per calciare in porta. E anche Apetzeguia quando lo fa è sempre sotto la pressione dei difensori. Valdes, arrivato da poche ore, e’ ancora un oggetto misterioso.

I tifosi dell’Ancona

E anche se l’Ancona resta da sola in vetta probabilmente solo adesso i tifosi, e la città, hanno davvero assaporato la dimensione nella quale è stata fatta sprofondare la squadra di calcio del capoluogo di regione. Perché uscire sconfitti al Del Conero, uno stadio in cui ha pianto anche l’Inter di Zenga, da Le Torri Castelplanio fa male. E allora l’auspicio è che come invocano gli ultras sulle note del tormentone estivo Despacito si “vada via, da sta categoria, non c’è neanche la tifoseria, una grande malinconia”. Il progetto del presidente Marconi è ambizioso. E gli obiettivi a lungo medio termine fanno sperare in una rinascita del calcio anconetano. In una conferenza stampa allestita nell’intervallo del match e nel box vip, assieme al sindaco Mancinelli e all’assessore allo sport Guidotti il patron biancorosso ha illustrato il progetto di massima per la creazione di “Casa Ancona” allo stadio Dorico. Inizialmente per diventare il quartiere generale dove potersi allenare con continuità e senza peregrinazioni. Anche per il settore giovanile. Ma senza escludere la possibilità di tornare a disputare le gare ufficiali nell’impianto del Viale. Ciò creando una struttura moderna e aperta anche a spazi commerciali e ad uso non esclusivamente sportivo. Così da rendere sostenibile il progetto che sarà partecipato tra pubblico e privato, o meglio dall’Amministrazione comunale e l’US Anconitana che otterrà in concessione la struttura per almeno 20 anni. Una notizia che fa passare in secondo piano la cronaca della partita, la più brutta dell’Anconitana, nell’approccio, nel gioco e inevitabilmente nel risultato.

Il Castelplanio sblocca dopo un rimpallo maligno tra due difensori anconetani che libera Cocilova nei sedici metri. Il capitano degli ospiti fa partire una rasoiata che si infila nell’angolino alla destra di Angiolani. La reazione dorica è rabbiosa. Ma non va oltre il rasoterra deviato in corner di Apetzeguia che che servito al 7′ nel cuore dell’area calcia di prima intenzione. Al 31′ arriva anche la tegola dell’infortunio a Mandorino (sospetto stiramento dell’adduttore) e la prima frazione va in archivio senza ulteriori sussulti.  Nella ripresa L’Anconitana parte forte, colleziona calci d’angolo e prova ad accendere le micce agli attaccanti. Ma la palla davanti non arriva mai pulita e la difesa del Castelplanio non molla un centimetro. Apetzeguia sguscia al 7′ ma la sua conclusione è deviata sul fondo. Mentre Mastronunzio non riesce mai a girarsi ma lavora di sponda e guadagna punizioni su punizioni. Al 29′ occasionissima per Colombaretti che raccoglie l’ennesimo calcio piazzato guadagnata dalla Vipera e scodellata da Massei sul secondo palo. Ma l’esperto difensore sbaglia di piatto sotto misura la più facile delle occasioni. I locali insistono ma non trovano mai la stoccata vincente. Al 33′ un cross di Cesaroni diventa un tiro velenoso per Morresi che smanaccia e si salva. È invece un difensore a sbarrare la strada ad Apetzeguia contrstandolo sul più bello. Al 41′, in pieno forcing dei dorici, sugli sviluppi di una punizione Rossi sbuca di testa a centro area ma la sfera si stampa sulla traversa e poi Morresi, in vero stato di grazia, si accartoccia sulla conclusione di Apetzeguia.

L’Ancona ci prova fino all’ultimo ma il risultato non cambia e il triplice fischio arriva col rumore del legno su cui sbatte l’incornata di Rossi ancora nella testa di tifosi e squadra. Che comunque si applaudono reciprocamente a fine gara. L’Anconitana volata in testa alla classifica e imbattuta dopo tre giornate torna coi piedi per terra. Ma resta prima e la lezione presa può, e deve essere, quella che serve per non avere più cali di concentrazione. La squadra c’è, lo si è visto nei primi 270′ di campionato. Ma contro L’Ancona gli avversari non hanno bisogno di ulteriori motivazioni. E allora per vincere occorre mettere il cento per cento, e anche qualcosa in più, in campo. Lo merita la tifoseria e lo esige la società che per bocca del presidente Marconi ha ribadito in sala stampa quest’anno c’è un solo obiettivo, salire in fretta di categoria, e i giocatori devono lavorare e giocare solo per questo.

Il tabellino:

US ANCONITANA (4-4-2): Angiolani 6; Brasili 6 (40′ s.t. Polenta s.v.), Colombaretti 5,5 (33′ s.t. Bartoloni s.v.), Rossi 6, Cesaroni 6,5; Tantuccio 5, Marengo 5,5, Mandorino 6 (31′ Massei 5,5) Valdes 5 (18′ s.t. Pucci 6); Apetzaguia 6, Mastronunzio 6. A disp.: Ruspantini, Fabrizi, Bartoloni, Cardoso. All.: Lelli 6.

LE TORRI CASTELPLANIO (4-3-3): Morresi 7; Campana 6, Orlando 6, Forni 6,5, Mancini 6,5; Birrarelli 6 (1’s.t. De Angelis 6), Costantini 6 (14′ s.t. Bardi 6), Cocilova 7 (28′ s.t. Ceccacci s.v.); Biocco 6,5, Corinaldesi 6,5, Castura’ 6. A disp.: Urbani, Ferrini, Chiorroni, Montesi. All.: Mannelli 6,5.

ARBITRO: Latuga di Pesaro 6

RETE: 5′ Cocilova.

NOTE: spettatori 1357 di cui circa 500 abbonamenti. Ammoniti Orlando, Costantini, Morresi, Massei. Corner 8-5. Recupero: 7′ (2’+5′).

La festa in casa stavolta non è dei biancorossi ma del Castelplanio

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