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«Fabriano sia area di crisi complessa»,
la richiesta della Sinistra

LAVORO - La proposta è stata rilanciata durante un incontro organizzato in città da Articolo 1 Mdp. La richiesta rivendicata anche dal sindaco Santarelli. Il consigliere Giombi (Fabriano Progressista): «L'idea era già nel nostro programma»

Fabriano, Palazzo del Podestà

 

Resta il lavoro l’argomento principale del dibattito politico cittadino, soprattutto a sinistra. Vertenze e crisi sono state l’argomento dell’incontro di venerdì scorso organizzato nella Sala Ubaldi del Comune da Art. 1 Mdp con l’onorevole Arturo Scotto, la vicepresidente alla Camera dei deputati Lara Ricciatti, il consigliere regionale Gianluca Busilacchi ed il coordinatore regionale del partito Gianfranco Leonelli. Ricciatti ha ribadito nel corso dell’incontro quanto già chiesto con un’interrogazione: «Fabriano sia inserita nel’area di crisi complessa». Una richiesta avanzata anche dal sindaco Cinque stelle Gabriele Santarelli e rivendicata anche dal consigliere di Fabriano Progressista Andrea Giombi: «Siamo stati noi ad inserire la proposta nel programma elettorale − ha affermato −. Siamo comunque pronti a collaborare avendo il bene comune di Fabriano e dei fabrianesi come sola priorità».

Il consigliere regionale Busillacchi (Mdp) ha descritto la situazione cittadina come «una tempesta perfetta» a causa di crisi e terremoto, che rifletterebbe, purtroppo in modo deteriore, i dati occupazionali a livello nazionale. «Dati annunciati con soddisfazione dal Pd Nazionale» ma che nasconderebbero «un ricorso ai part-time involontari, rispetto al 2008, in misura raddoppiata di 2 milioni e mezzo di unità e, inoltre, un aumento degli impiegati di 570mila unità nel primo semestre del 2017, ma di cui l’87% con contratti a tempo determinato«.

Da qui la proposta di Busillacchi: «Un tavolo regionale e nazionale amministori locali, forze del governo, imprenditori, sindacati, economicisti per lavorare al futuro dell’area. Può essere utile organizzare un’iniziativa seminariale con gli addetti ai lavori e sollecitare la giunta regionale per intraprendere iniziative concrete».

 

(S. Bonf.)

 

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