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Ligabue infiamma il PalaRossini
«Grazie di avermi aspettato»

ANCONA – Il rocker di Correggio ha recuperato la data del tour della scorsa primavera, slittata a causa dell'intervento alle corde vocali. Forma smagliante per reggere due ore di show senza effetti speciali, a tutta musica

 

PalaRossini sold out, i circa cinquemila richiamati da tutto il centro Italia hanno risposto alla chiamata del Liga. Tutti a sgolarsi e ad “urlare contro il cielo” insieme al loro idolo. Due ore di spettacolo ininterrotte, a tutta musica. Pochi effetti speciali sul palco e scenografia essenziale, a parte qualche gioco di luce, è stato un live di sola musica, protagoniste le hit che i fans di Ligabue hanno amato nei suoi trent’anni di carriera. Eccolo sul palco in splendida forma, l’operazione alle corde vocali che la scorsa primavera lo ha fermato e obbligato a rinviare le date marchigiane del tour “Made In Italy” è solo un ricordo. Anzi, Ligabue la chiamerebbe una “rottura”, come una delle sue canzoni che ha aperto il concerto: “E’ venerdì, non rompete i coglioni”. “Grazie di essere qui anche se è lunedì, lo trasformeremo in uno scintillante ed eroticissimo venerdì” ha salutato Ligabue dal palco del PalaRossini in avvio di serata. Alle sue spalle, alcune immagini proiettate in anteprima della sua prossima fatica da regista, il terzo film della sua carriera. A metà spettacolo, il momento acustico, una parentesi recuperata dai concerti degli anni ’90: due canzoni solo chitarra e voce, “Non è tempo per noi” e “Lambrusco e popcorn”. Un vero omaggio al pubblico di fedelissimi, che Ligabue ha ringraziato “per aver tenuto il biglietto e per aver avuto fiducia per parecchi mesi”. Titoli di coda, inevitabilmente, con l’inno generazionale: “Urlando contro il cielo”.

(Foto Alessandro Colonnini)

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