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Ubi Banca annuncia l’accordo sindacale:
400 prepensionamenti da gennaio

CREDITO - All'indomani dell'integrazione dell'ex Banca Marche raggiunta l'intesa nell’ambito del piano industriale aggiornato di gruppo. 130 giovani assunti nel 2018

Siglato oggi con tutte le rappresentanze sindacali, l’accordo quadro conseguente all’acquisizione e all’integrazione delle tre banche (Banca Adriatica, Banca Tirrenica e Banca Teatina) nell’ambito del nuovo assetto organizzativo del gruppo Ubi Banca. Gli aspetti salienti dell’intesa riguardano l’attivazione di un piano di esodo anticipato e incentivato, che consente in questa prima fase 400 prepensionamenti già a partire dal mese di gennaio 2018, un maggiore uso di part time, “Solidarietà difensiva” e percorsi di riconversione, riqualificazione e formazione. L’Accordo, – si legge nella nota Ubi – concluso in concomitanza con la prima delle tre migrazioni previste in Ubi Banca, relativa a Banca Adriatica (ex Nuova Banca Marche) e alla controllata Carilo (leggi l’articolo), contiene un “quadro” di regole da applicare nelle fasi di progressiva attuazione del piano industriale, volte ad accompagnare i processi riorganizzativi e di evoluzione strategica del gruppo e gestire, nel contempo, le ricadute sulle condizioni di lavoro del personale, secondo criteri di sostenibilità sociale ed economica, con attenzione all’occupazione e alla territorialità, pur nei necessari processi di ristrutturazione ed efficientamento complessivo del gruppo, finalizzati al conseguimento degli obiettivi e delle sinergie definiti nell’ambito del Piano Industriale medesimo”.

“I costi di tutti gli esodi – continua la nota – comporteranno ulteriori oneri nel conto economico dell’esercizio pari a circa 50 milioni lordi che saranno contabilizzati nei risultati nel quarto trimestre del 2017 a seguito degli accordi raggiunti. Le sinergie attese sono in linea con le previsioni di piano industriale. Confermati e ampliati, in tutte le realtà aziendali di nuova acquisizione, part-time,  flessibilità connesse anche a temporanea sospensione dell’attività lavorativa (misure di cd. “Solidarietà difensiva”) concordate presso le bridge banks, nonché la facoltà di richiedere volontariamente per l’anno 2018 periodi di congedo straordinario, nell’ottica di conseguire sinergie di costo con forme compatibili di politiche sociali. Previste anche soluzioni anche di tipo organizzativo, consistenti nella individuazione di poli e presidi operativi decentrati, volte alla tutela dell’occupazione e delle professionalità direttamente sui territori di riferimento del personale  interessato, anche supportate da idonei percorsi di riconversione, riqualificazione e formazione delle stesse. Alle successive fasi di realizzazione del piano strategico, seguiranno gli ulteriori processi e iniziative per la necessaria e complessiva razionalizzazione degli organici del gruppo e il conseguente contenimento dei costi operativi. Infine, proseguirà il piano di ricambio generazionale secondo le entità già definite dal suddetto piano industriale, correlato principalmente all’iniziativa di esodo, prevedendo, a sostegno anche dell’occupazione giovanile, l’ingresso entro il 2018 di circa 130 nuove risorse, prevalentemente di prima occupazione”.

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