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Buco Fondazione Pergolesi,
Jesi in Comune:
«Conti segreti e nessun controllo»

IL COMMENTO – La lista del consigliere Samuele Animali interviene sulla gestione del teatro che ha portato al rinvio a gennaio 2018 della stagione lirica. “Si salta un giro per guadagnare un'annualità, ma a quanto ammonta davvero il buco? I protagonisti sono gli stessi della fondazione Stupor Mundi”

 

Lirica rinviata al 2018 per coprire i buchi di bilancio della Fondazione Pergolesi Spontini, la lista Jesi in Comune del consigliere Samuele Animali interviene con una nota per chiedere conto delle cifre reali del conto economico e le cause che hanno portato al posticipo del Rigoletto per evitare le chiusure in perdita. Dal direttivo di Jesi in Comune riceviamo:

“Sulla Fondazione Pergolesi Spontini l’Amministrazione deve ancor chiarire molte cose. Anzitutto sui rilievi della Prefettura: che significa che il debito della FPS nel 2016 ammonta al 130% del valore della produzione? Il debito ammonta all’intero costo della stagione lirica, visto che viene spostata all’anno successivo? E poi che si fa? A settembre siamo punto e a capo? Si salta un giro o la si sposta per sempre per guadagnare un’annualità? A quanto ammonta veramente il buco? C’entra qualcosa lo Stupor mundi visto che i protagonisti sono gli stessi? Graziosi non può essere un capro espiatorio perché individuato e recentemente confermato dal cda che vota i bilanci, e “promosso” anche a capo della fondazione Stupor Mundi. Perché i conti di FPS sono ancora segreti? E sul buco di FPS sarebbe anche interessante sentire che dice l’ing. Pieralisi, visto che pur trattandosi di una Fondazione finanziata prevalentemente con fondi pubblici egli ha avuto ed ha un ruolo tutt’altro che secondario. Ma soprattutto: perché nessuno di quelli che dovevano controllare, Sindaco in testa, ha mosso un dito mentre tutto stava succedendo? Il Sindaco è sembrato piuttosto “distratto” persino quando si parla della sua specialità, il controllo dei conti, e si sveglia solo quando la frittata è fatta (come per Banca Marche del resto). Pare evidente che sono state fatte pessime scelte negli ultimi anni, in un quadro di più generale inerzia sulle politiche culturali. Siamo molto preoccupati, preoccupazione già espressa in campagna elettorale e ribadita commentando un DUP, che sul punto è imbarazzante. Anche per il fatto che la Fondazione assorbe ed esaurisce praticamente tutto l’impegno di questa amministrazione per la cultura. Sarebbe bene mettere mano ora alle politiche culturali, meglio se in maniera partecipata, abbiamo già proposto di convocare gli stati generali della cultura a Jesi coinvolgendo tutti gli operatori, le associazioni, i soggetti pubblici e privati che se ne occupano più o meno stabilmente. Delle idee circolano, bisognerebbe discuterne prima di fare il deserto. Invece di trastullarsi con la città regia”.

Conti in rosso alla Fondazione Pergolesi: rinviato il Rigoletto

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