Nella serata di ieri, i carabinieri di Castelfidardo hanno concluso un’indagine lampo su una rapina avvenuta 10 giorni fa, che li ha portati ad eseguire un’ordinanza con la misura cautelare degli arresti domiciliari e l’applicazione del braccialetto elettronico, a carico del 37enne B.H., nativo del Marocco ma residente a Castelfidardo, già noto alle forze dell’ordine. Il provvedimento è stato emesso lo scorso 18 novembre dal Gip di Ancona, ma i fatti risalgono al 12 novembre. Ieri sera l’uomo è stato rintracciato nei pressi della propria abitazione mentre era intento a rincasare ed è stato arrestato per tentata rapina. Tutto era iniziato con un furto in un immobile di 41enne di Castelfidardo culminato però in rapina. Il 12 novembre, l’extracomunitario era stato sorpreso e bloccato, dal proprietario fidardense, mentre frugava all’interno del garage pertinente all’abitazione, impedendo l’apertura dall’interno. Nel tentativo di fuggire e garantirsi l’impunità, il 37enne aveva aggredito il padrone di casa. Ne era nata una colluttazione al termine della quale, dopo essersi divincolato, il marocchino era sparito. Nelle ore successive era riuscito anche ad eludere le ricerche dei carabinieri della Stazione di Castelfidardo intervenuti sul posto, in tempi record perché informati telefonicamente dalla vittima.
Le immediate indagini svolte con il supporto del Nucleo Operativo della Compagnia di Osimo, hanno però consentito di identificare molto presto il delinquente, grazie alla denuncia e alla collaborazione della vittima. I militari, coordinati dal maggiore Raffaele Conforti, raccogliendo gravi indizi di colpevolezza, corroborati dal rinvenimento nel garage di un giubbotto e del cappello in lana dimenticati nella fuga dal ladro e dal riconoscimento della vittima tramite individuazione fotografica del marocchino con vecchi guai con la giustizia. Nel corso dell’arresto è stata anche eseguita una perquisizione domiciliare nel corso della quale i militari hanno recuperato e restituito al legittimo proprietario, tutta la refurtiva che il 37enne aveva sistemato in un sacco di plastica e nascosto nella propria cantina sotto una catasta di legna, del valore complessivo di 500 euro circa. Insomma diverse prove hanno incastrato il 37enne che, condotto negli uffici della Compagnia di Osimo per le formalità di rito, è stato in tarda serata sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione e riportato a Castelfidardo. Alla Questura di Ancona, è stata proposta per lui l’irrogazione della misura di prevenzione dell’avviso orale.
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