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Otto anni di processi
per una quercia abbattuta,
assolto l’ingegnere Frontaloni

OSIMO - L'albero era stato tagliato nel 2005 ma tra esposti, denunce penali e ricorsi amministrativi i guai giudiziari per l'ex dirigente del Dipartimento Territorio del Comune di Osimo erano iniziati nel 2009. Oggi la terza sentenza di assoluzione. "Finalmente e' finita la telenovela" ha commentato il tecnico

Il tribunale

Ha affrontato tre diversi processi per una quercia secolare abbattuta 12 anni fa ai margini di via Abbadia, a Osimo, sull’area di una lottizzazione di proprietà di un imprenditore edile. Dopo 8 anni di battaglie nelle sedi giudiziarie assistito dall’avvocato Riccardo Leonardi, Ermanno Frontaloni, oggi ingegnere capo del Comune di Ancona, al tempo dirigente del Dipartimento Territorio del Comune di Osimo, è stato assolto da tutte le accuse che nei 3 procedimenti penali che gli sono state contestate. Il taglio dell’albero risale al 2005 ma la trama della vicenda è stata tormentata nel tempo oltre che da esposti penali anche da ricorsi amministrativi.

La quercia secolare, vuoi per il logorio del tempo, vuoi per i lavori di sbancamento, si era inclinata troppo e pendeva minacciosa sulla strada. La Forestale aveva effettuato un sopralluogo e poi stilato una relazione sulla scorta della quale il Comune di Osimo aveva autorizzato l’abbattimento dell’albero per motivi di pubblica incolumità.  Mentre proseguivano i lavori di edificazione di nuove abitazioni sul lotto ai confini tra Osimo Stazione e Abbadia, qualcuno ravvisando irregolarità, aveva però sollecitato di nuovo l’intervento della Forestale e anche dei carabinieri del Noe. Erano partite le denunce per l’imprenditore edile e, a fine 2009 il dirigente comunale che aveva rilasciato il permesso di costruire per quella lottizzazione, aveva emesso una prima ordinanza di demolizione della porzione di manufatto realizzata dalla ditta edile per diversi metri quadri sull’area dove insisteva la proiezione della chioma della quercia. Un’area, che secondo la legge regionale, non può essere utilizzata a fini edificatori. Il costruttore aveva impugnato al Tar l’ordinanza firmata da Frontaloni che nel 2014 ne aveva emessa una seconda. Le indagini penali, nel frattempo, erano proseguite su un binario parallelo.

L’ingegnere Ermanno Frontaloni, originario di Cingoli

A partire della primavera del 2010 la procura aveva annunciato al dirigente comunale di Osimo di essere in procinto di esercitare l’azione penale nei suoi riguardi per il reato di abuso d’ufficio collegato al rilascio del permesso per costruire. Poi però l’ingegnere era stato prosciolto dallo stesso Pm che aveva archiviato il procedimento. In seguito il tecnico era stato rinviato a giudizio ma assolto in tribunale per la prima ordinanza di demolizione perche’ ‘il fatto non sussiste’. Fino a stamattina quando il collegio penale ha sentenziato sulla terza ed ultima trance del procedimento. L’ingegnere è stato assolto per la fiscalizzazione dell’illecito edilizio, oggetto della seconda ordinanza, ancora un volta perché ‘il fatto non sussiste’. “Finalmente e’ finita la lunga telenovela sulla quercia osimana per buona pace di quanti mi tifavano contro” ha commentato sui social media l’ex dirigente del Comune di Osimo, tirando un sospiro di sollievo.

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