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Fisarmonica, il futuro guarda
a oriente e all’innovazione (Video)

CASTELFIDARDO - Presentato stamattina nel Salone degli Stemmi il nuovo bando promosso dalla Camera di Commercio di Ancona e dalla Regione per l'incentivazione di tirocini di settore. I dati sull'export e sull'occupazione del distretto anconetano sono confortanti. Si studia come rendere più leggero lo strumento con l'introduzione di elementi in carbonio e come formare le nuove generazioni di addetti. "Questa è la formula giusta per inserire i giovani nel mondo del lavoro" ha sottolineato Giorgio Cataldi
Fisarmonica e tirocini, le interviste nel backstage della conferenza stampa di Castelfidardo

Un momento della conferenza stampa di stamattina nel Salone degli stemmi di Castelfidardo

Presentato stamattina nel Salone degli Stemmi di Castelfidardo il nuovo bando promosso dalla Camera di Commercio di Ancona e dalla Regione Marche per l’incentivazione di tirocini nel settore della produzione di fisarmoniche. Il nuovo bando per la aziende che vogliono attivarli sarà pubblicato giovedì prossimo e scadrà ad aprile 2018. Garantisce occupazione giovanile attraverso incentivi alle imprese di comparto. Per l’occasione stamattina nel’aula consiliare della città della fisarmonica sono invitati a partecipare anche gli imprenditori che hanno preso parte alla prima edizione del progetto, dopo il varo della legge regionale sulla fisarmonica, ed i tirocinanti che hanno concluso positivamente il loro percorso di inserimento lavorativo. Tanto positivamente che 9 studenti su 12 sono stati poi assunti con un contratto di apprendistato dall’azienda ospitante. Alla conferenza stampa hanno partecipato tra gli altri il sindaco di Castelfidardo Roberto Ascani, il presidente della Camera di Commercio Giorgio Cataldi, l’assessore Regionale al Turismo e Valorizzazione dei Beni Culturali Moreno Pieroni ed il presidente dell’Associazione Music Marche Accordions Paolo Picchio.

“I risultati della prima fase del progetto sono più che positivi. – ha commentato Giorgio Cataldi – Questo ci spinge a continuare su questo binario con la pubblicazione del prossimo bando. E’ la formula giusta per inserire i giovani nel mondo del lavoro. La Camera di Commercio è molto soddisfatta perchè continua anche in questo modo ad investire sui giovani”. L’assessore regionale Moreno Pieroni conta, inoltre, di riuscire ad esportare questo format strategico in altri comparti industriali anche se “questo nasce da una legge ad hoc e quindi finanziata. – ha detto- Ma altri settori di nicchia possono lavorare su questi interventi per dare opportunità occupazione”. Nelle Marche le imprese che producono strumenti musicali, incluse parti ed accessori sono 152, 99 delle quali concentrate sul territorio della Provincia di Ancona distribuite tra Castelfidardo, Osimo e Loreto, altre 35 nella provincia di Macerata, tra Recanati e Porto Recanati. Le imprese doriche hanno una dimensione media in termini di addetti pari a 6,7 a fronte di una media italiana di settore che si attesta sulle 2,6 unità Il dato si riferisce alle sole imprese registrate con un dato degli addetti di impresa di fonte Inps, aggiornato al secondo trimestre 2017.

Nel corso dell’incontro è emerso che il distretto musicale gode di ottima salute e che rispetto ad altri è sostanzialmente stabile nella crescita dopo non essere stato risparmiato dalla crisi negli anni scorsi. La provincia di Ancona tra gennaio e settembre 2017 ha esportato strumenti musicali per un valore di circa 26 milioni di euro con un decremento rispetto al dato dello stesso periodo del 2016 pari a -12,3%. Il dato complessivo nazionale invece rileva invece nei primi 9 mesi di quest’anno ormai agli sgoccioli un incremento del +4,2% sebbene in rallentamento rispetto al 2016. I mercati di destinazione principale sono Germania (4,2 milioni di euro), Hong Kong (2,6 milioni di euro), gli Stati Uniti (2,3 milioni di euro) e la Francia (2,3 milioni di euro).

I primi 10 Paesi di destinazione hanno aggregato nei primi 9 mesi del 2017 il 70% circa delle esportazioni di strumenti musicali provenienti dalla fabbriche dell’Anconetano. Si apre però una nuova frontiera di vendita nei mercati orientali, in particolare in Corea del Sud ed in Giappone. “Castelfidardo rappresenta in particolare, una nicchia produttiva che riguarda la massima qualità di produzione della fisarmonica – ha spiegato Paolo Picchio, facendo un’analisi di mercato – Il 96% di quello che viene prodotto qui, viene esportato. C’è poi da mettere a punto la conquista dei mercati emergenti. Se Castelfidardo avrà la capacità di fare bene, non avremo problemi per il futuro. C’è tanta concorrenza ma la qualità è la nostra garanzia. L’immissione di prodotti a basso costo, quasi sempre di produzione coreana o cinese, poi crea un substrato di musicisti che diventano acquirenti delle fisarmoniche di alta qualità di Castelfidardo. Nel 2009 la Corea del Sud importava soprattutto dalla Cina. Oggi le parti si sono invertire. Le esportazioni di Castelfidardo in questo Paese sono nettamente predominante rispetto a quelle cinesi. Guardiamo inoltre con interesse al Sud America, Canada e Stati Uniti e confidiamo nella risposta dei mercati consolidati”.

Una sfida da vincere passa comunque anche attraverso i risultati della ricerca e dell’innovazione. Il Comune di Castelfidardo da tempo studia come istituire una scuola di arte e di mestieri collegata alla produzione della fisarmonica, hanno spiegato il sindaco Ascani e l’assessore Cittadini. Massimo Pigini, imprenditore di fisarmoniche dal 1946 è inoltre convinto che il distretto storico di Castelfidardo può sopravvivere alla concorrenza globale puntando su design e qualità. “La cultura, il valore del bello che abbiamo in Italia sono più alti che in altri Paesi. – ha spiegato – Tra le nuove tendenze si stanno sviluppando c’è quella della ricerca sul carbonio per avere strumenti più leggeri e facili da trasportare. Dovremo però organizzarci per capire come ottenere un suono interessante anche non utilizzando fibre naturali”.

I tirocinanti premiati e assunti dalla aziende

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