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Puntano la pistola contro la cassiera
Tentata rapina al Simply di piazza d’Armi

ANCONA - Il colpo sfumato oggi pomeriggio è stato tentato da tre banditi armati che hanno agito a volto coperto. Sono state le urla dei clienti e dei colleghi della donna minacciata a costringere alla fuga i malviventi. Tra i testimoni, anche l'avvocato Manuel Piras

 

Foto d’archivio

 

Sono entrati al supermercato armati e incappucciati, con l’intenzione di rubare l’incasso della giornata. Quando sono arrivati in cassa, uno dei tre banditi ha puntato la pistola (probabilmente giocattolo) contro una commessa. La banda pensava di avere vita facile, ma invece ha dovuto fare i conti con una cortina di ferro composta dai clienti e dagli impiegati del market. Tutti insieme si sono messi ad urlare, invocando aiuto, e alla fine i rapinatori sono stati costretti a fare dietro front, senza un centesimo. È la sequenza della tentata rapina andata in scena poco fa, attorno alle 18.30, al Simply di piazza d’Armi. Tutto si è svolto in pochissimi secondi. Tra i testimoni, anche l’avvocato Manuel Piras che, in quel momento, stava facendo spesa con l’anziana madre. Si cercano tre banditi, presumibilmente stranieri, in fuga con una pistola e un coltello. «Sono entrati appena dopo di me – racconta l’avvocato –. Due li ho visti bene: uno, grosso di corporatura, indossava un giaccone nero e un passamontagna. L’altro, più minuto, una giacca grigia e aveva il volto per metà coperto da un indumento, una sorta di fazzoletto. Avevano un oggetto in mano». Probabilmente un coltellaccio. Il terzo malvivente si era armato con una pistola. «Appena ho sentito del trambusto e ho capito cosa stava succedendo, ho messo al sicuro mia madre. Poi, ho sentito l’addetta alla casse iniziare ad urlare». Sì, perché un secondo prima era stata minacciata con una revolver. Sentendo le urla, si sono avvicinati all’uscita gli altri impiegati del market e i clienti. Vedendo i tre rapinatori, non sono fuggiti, ma hanno fatto scudo con le loro urla, proteggendo le cassiera. E alla fine, il trio è dovuto scappare, senza essere riuscito a portare via nulla. I rapinatori avrebbero pronunciato pochissime parole durante la loro azione. Ma l’accento ascoltato da alcuni testimoni sarebbe straniero. Appena lanciato l’allarme, sono intervenute sul posto le Volanti della questura. Sotto choc la cassiera che, una volta terminati i momenti di terrore, è scoppiata in un pianto liberatorio.

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