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Soldi in cambio della chiave
del pulmino disabili:
operatrice socio sanitaria a processo

ANCONA - La donna avrebbe estorto ad un collega 250 euro, facendogli credere che dietro la sparizione della chiave necessaria ad azionare la rampa per le carrozzine, ci fossero dei rom

Foto d’archivio

 

Si offre di ritrovare la chiave per azionare la leva di un rampa disabili in cambio di 250 euro: operatrice socio sanitaria a processo per estorsione. La donna, 37 anni, nel novembre 2013 avrebbe raggirato un collega, autista 56enne di un mezzo per persone in carrozzina, dicendogli che la chiave era sparita a causa di un gruppo di rom e che lei avrebbe potuto fare da tramite e consegnare loro la somma di denaro per far tornare al suo posto l’oggetto. Il processo per la donna è iniziato questa mattina, quando ha testimoniato la presunta vittima, dipendente di una cooperativa sociale. Davanti al giudice ha raccontato di come l’8 novembre 2013 era stato costretto ad annullare il servizio di trasporto per un ragazzo disabile diretto all’’università a causa della mancanza della chiave necessaria a movimentare la rampa per far salire le carrozzine sul mezzo. Il 56enne aveva raccontato l’episodio alla collega. Lei le aveva detto che probabilmente dietro alla sparizione poteva esserci la mano di un gruppo di nomadi che la sera prima era stato visto nel piazzale della cooperativa. «Di sicuro hanno preso loro la chiave e vorranno dei soldi per ridarcela. Ci penso io, dammi 250 euro» avrebbe detto la donna all’autista. L’uomo, fidandosi, le aveva consegnato 200 euro. La donna aveva messo i 50 euro rimanenti. Dopo la presunta consegna, le chiavi erano tornate al loro posto. Il comportamento della 37enne, però, aveva insospettito l’autista che si era poi confidato con la cooperativa. Alla fine, era scattata la denuncia per l’operatrice, finita in tribunale.

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